Premierato: intervista sulla riforma ad Ignazio La Russa

Secondo La Russa “La Costituzione materiale amplia di fatto i poteri del capo dello Stato”, elezione diretta del capo del governo e le accuse del PD sull’obiettivo nascosto

Rocco Michele Renna

In un’intervista. che sta scuotendo il panorama politico italiano, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha sollevato questioni cruciali riguardo ai poteri del capo dello Stato e ha proposto una riforma che potrebbe ridefinire l’equilibrio tra gli organi governativi. Secondo La Russa, la Costituzione materiale attuale ha, di fatto, ampliato i poteri del presidente della Repubblica, e l’elezione diretta del capo del governo potrebbe essere la chiave per ridimensionare l’ampio utilizzo di questi poteri aggiuntivi.

“La Costituzione materiale, attraverso gli anni, ha esteso i compiti del capo dello Stato, andando al di là di quanto originariamente previsto dai padri costituenti. Questa situazione ha creato un disequilibrio eccessivo tra i poteri esecutivi. L’elezione diretta del capo del governo potrebbe essere una soluzione per ristabilire un sano equilibrio, consentendo al presidente della Repubblica di concentrarsi sui compiti che inizialmente erano stati concepiti per lui“, ha dichiarato La Russa.

Tuttavia, le dichiarazioni del presidente del Senato non sono passate inosservate, suscitando reazioni critiche da parte del Partito Democratico (PD). Secondo esponenti del PD, La Russa avrebbe gettato la maschera, rivelando un obiettivo diverso da quello dichiarato ufficialmente.

Il presidente del Senato ha dichiarato che l’intenzione della riforma è ridimensionare i poteri del presidente della Repubblica. Questo è solo un pretesto. L’obiettivo reale della proposta è indebolire ulteriormente il ruolo del capo dello Stato, sottraendogli poteri che sono fondamentali per il corretto funzionamento delle istituzioni“, hanno affermato rappresentanti del PD in una nota ufficiale.

Il dibattito sulla riforma del Premierato si preannuncia acceso, con divergenze profonde tra le forze politiche. Mentre alcuni vedono nella proposta di La Russa un modo per riequilibrare il sistema, altri la interpretano come un tentativo di ridimensionare il ruolo del presidente della Repubblica, aprendo un nuovo capitolo nelle dinamiche politiche italiane, che vogliono far conquistare i “pieni poteri”, eterna ambizione della destra non democratica. Salvini li reclamò a luglio 2019 e mal gliene incolse, la Meloni li vuole a tutti costi oggi e, storicamente li chiese Mussolini nel “Discorso del bivacco” il 16 novembre del 1922 ed ottenne il sostegno del palamento. Infatti, il 26 novembre la Stampa titolò in pima pagina: “Il governo di Mussolini ha i pieni poteri” e quanto sangue costò agli Italiani riprenderseli, difficile dimenticare.

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