Si va verso il super green pass

Si prevede da dicembre, ma di discute sulle sue modalità

La redazione

La situazione della pandemia nel nostro Paese è una delle migliori in Europa, ma si stanno intravedendo segnali di un qualche pericolo serio che incombe.

Ieri i contagi ammontavano ad 11.555 nuovi casi, un dato che non si registrava dal 6 maggio scorso. Secondo il noto infettivologo Fabrizio Pregliasco, senza nuove misure di contenimento opportune richiamo entro un mese di raggiungere i trentamila contagi al giorno, di tornare cioè in piena emergenza.

E’ probabile che una prima discussione sui provvedimenti da adottare sia affrontata già martedì nel Consiglio dei Ministri previsto a Palazzo Chigi.

Renato Brunetta, ministro della Pubblica amministrazione, anticipa che per dicembre sarà operativo un super green pass. A suo dire più che una misura punitiva nei confronti dei non vaccinati, dovrebbe essere una misura premiale nei confronti di chi si è vaccinato o ha completato il ciclo vaccinale.

Diversi governatori si sono espressi a favore. Giovanni Toti, governatore della Liguria: “Prendiamo le decisioni che servono per garantire la libertà di chi ha fatto il suo dovere di cittadino vaccinandosi”. Gli fa eco Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna: “Se l’alternativa diventa chiudere un teatro o una piscina per tutti o solo per chi non è vaccinato, io non ho dubbi”.

I dati sull’incidenza della vaccinazione tra i deceduti, i ricoverati in terapie intensive ed in ospedale non lasciano ombre ragionevoli a dubbi. Mediamente nove casi su dieci riguardano i non vaccinati. E’ naturale, dunque, che si tenti in tutti i modi di essere convincenti e spingere i non vaccinati a cambiare orientamento.

Si discute anche di obbligo vaccinale per alcune categorie, quali medici, forze dell’ordine ed insegnanti. Ma c’è chi sostiene che dovrebbe essere esteso a tutti coloro che hanno rapporti col pubblico e, se infetti, possono essere veicolo di moltiplicazione esponenziale del virus.

Purtroppo, si registra ancora una volta la poca unità della politica nel difendere le vite e la salute dei cittadini. Diversi partiti, sia di opposizione, che presenti nella maggioranza di governo, continuano a strizzare l’occhio ai no-vax, nel tentativo evidente di raccattare qualche consenso. Non desta meraviglia poi che in Italia in partito di maggioranza assoluta sia quello del non voto, ovvero del disprezzo per la politica.

Brunetta sostiene che l’ipotesi più probabile resti comunque quella del Green pass con restrizioni per i no-vax “per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni”. E aggiunge anche che le restrizioni dovrebbero entrare in vigore solo in caso di cambio di colore delle regioni interessate.

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