Inizia la stagione della raccolta delle olive

Aumento della produzione di olive al sud, calo nel nord Italia

Vito Tricarico

Dal comunicato Coldiretti. in occasione dell’apertura del Villaggio contadino al Circo Massimo di Roma. si apprende della previsione di un aumento della produzione di olio extravergine di oliva al Sud Italia, del 33% rispetto allo scorso anno, che salverebbe la produzione complessiva italiana dal calo previsto al Centro Nord. A pesare sulla produzione di quest’anno, il clima impazzito per eventi estremi con piogge torrenziali durante la fioritura, seguite da siccità e alte temperature nell’estate. In Puglia, a salvare il raccolto, sono giunte precipitazioni in tre riprese nel corrente mese di ottobre.

E’ iniziata, quindi, la raccolta delle olive dolci e quelle a maturazione precoce, tipo il cultivar Termite di Bitetto, Nolca, Oliva mela, Carolea Sant’Agostino, Ogliarola, Cima di Bitonto e altre specie di olive da pasto. Le olive raccolte di colore verde intenso sono destinate per lo più ad essere conservate in salamoia, quelle più mature, ad essere messe sotto sale o consumate sfritte in un po’ di olio con pomodorino, accompagnate da un buon vino Nero di Troia o Primitivo. A prestissimo, invece, ma nelle zone di mare è già iniziata, la raccolta delle olive da portare in frantoio per ottenere l’olio extravergine di oliva.

A Bitonto, generalmente, la raccolta delle olive inizia dopo la festa dei Santi Medici, nei paesi dell’entroterra, qualche settimana più tardi. A Novembre i paesi di Terra di Bari e di Puglia saranno attraversati dal fermento della raccolta e da grandi trattori con scuotitore, carrelloni, scuotitori a spalla con asta, bacchiatori meccanici ed ancora piccoli proprietari con carrellini appendici, cassette o sacchi, reti  e scale. Tutto dipende dal grado di maturazione delle olive. Il momento ideale per la raccolta è quello in cui il frutto sta attraversando il periodo dell’invaiatura, la fase fenologica della maturazione, in corrispondenza della quale avviene il mutamento dal verde intenso ad una colorazione che varia a seconda del cultivar, dal color giallognolo, al violaceo, al rosso porpora, per poi arrivare al nero. Dopo il periodo dell’invaiatura, con l’oliva diventata nera, c’è anche aumento della resa di olio, ma può essere un aumento fittizio dovuto a perdita di acqua, col rischio che l’oliva per la maturazione tende a cadere. Comunque le olive che danno l’olio migliore, sono quelle raccolte durante l’invaiatura, perché è il momento migliore per ottenere un prodotto con la giusta combinazione di sapore e qualità benefiche.

Per quanto riguarda i prezzi di acquisto delle olive da parte dei frantoiani e commercianti, c’è un certo allarmismo, in quanto i prezzi saranno di certo superiori a quelli degli anni precedenti anche perché le scorte di olio sono esigue.

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