Sondaggi politici, intenzioni di voto

Risultati dalla Supermedia di YouTrend

Gianvito Pugliese

Riprende oggi questa nostra rubrica dopo circa un mese, essendo state sospese per il medesimo periodo, le nostre fonti d’informazione, giudicate particolarmente attendibili. In questo articolo il primo confronto ad un mese, nel successivo quello ad una settimana, secondo il consueto schema.

I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di un mese. Il sondaggio originale di YouTube per una volta è identico.

Dati del 7 settembre 2023.

Supermedia liste

  • FdI 28,5 (-0,5)
  • PD 19,9 (-0,2)
  • M5S 16,1 (+0,1)
  • Lega 9,3 (+0,1)
  • Forza Italia 7,2 (-0.2)
  • Azione 3,8 (+0,1)
  • Verdi/Sinistra 3,2 (=)
  • Italia Viva 3,0 (+0,1)
  • +Europa 2,4 (+0,1)
  • Italexit 2,0 (+0,1)
  • Unione Popolare 1,8 (+0,1)
  • Noi Moderati 0,8 (=)

Supermedia coalizioni 2023

  • Centrodestra 45,8 (-0.6)
  • Centrosinistra 25,5 (-0,1)
  • M5S 16,1 (+0,1)
  • Terzo Polo 6,8 (+0,2)
  • Italexit 2,0 (+0,1)
  • Altri 3,8 (+0,3)

Sintesi dei dati.

I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti: Euromedia (data di pubblicazione: 31 agosto), Quorum (4 settembre), SWG (4 settembre) e Tecnè (2 settembre).

Molti i risultati positivi, ad un mese, sia pure quantitativamente ridotti tutti allo 0,1%. Riguardano M5S, Lega, Azione, Italia Viva, +Europa, Italexit e Unione Popolare. Cala vistosamente FdI Italia dello 0,5%, seguono PD e FI con lo 0,2. Confermano la percentuale del mese precedente Verdi/Sinistra e Noi Moderati.

Quanto alle coalizioni il Centrodestra scende al 45,8 (-0,6) ed il Centrosinistra va al 25,5(-0,1). Diminuisce la distanza (20,3) tra i due principali poli. Il dato del Cs sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (l’ipotetico campo largo a cui lavora principalmente la Schlein), significherebbe oggi il 48,4. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi sarebbe sotto alla somma delle tre maggiori opposizioni del 2,6 %, mentre il totale delle opposizioni, attualmente al 54,2 mantiene la maggioranza sotto dell’8,4 %.

Una seria analisi osserva che l’alleanza di maggioranza, ovvero di destra centro, per quanto divisa su principi e provvedimenti, trova il collante nel forte desiderio di mantenere il potere. Diversamente l’alleanza tra Pd e gli altri due soggetti -M5S e Terzo polo- appare ancora parecchio lontana.

Sta, molto gradatamente, diminuendo il consenso alle forze di governo, e appaiono evidenti segnali di scontento nell’elettorato. Dunque un corpo elettorale, purtroppo decimato dall’assenteismo, ma meno affabulato dalla presentazione mediatica degli eventi e appena più attento ai fatti reali.

Considerazioni sull’astensione del corpo elettorale.

Per i dati mi riporto alle considerazioni svolte nei precedenti sondaggi.

Ripeto, convintamente, che la Politica dovrebbe tremare a fronte di questi dati, ma la politica li ignora e pensa solo a gestire il potere. D’altronde, più cresce l’astensione, più cresce la forza delle truppe cammellate e dei grandi elettori (tra cui i rappresentanti di categorie). E tanto sembra star bene a tutti, almeno finché dura la pacchia. Altro che finita… Le liti in piazza e gli accordi sottomano prolificano. E tanto credo che, legittimamente, disgusti l’elettorato oltre ogni misura. L’astensione continua a crescere ed essere il Partito con i migliori risultati assoluti e relativi.

Il recente voto alle regionali a Bergamo, comunque delinea perfettamente l’elettore medio italiano: “Le colonne interminabili di camion militari, cariche di cadaveri da cremare, passate nel dimenticatoio“. Della serie: “Chi muore tace e chi vive si da pace“.

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