Prosegue la visita di Mattarella il Cile

Prosegue la visita di Stato del Capo dello Stato italiano in Cile

La redazione

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in visita ufficiale nella Repubblica del Cile fino al 6 luglio.

Martedì 4 luglio, il Presidente ha incontrato, allo Stadio italiano di Santiago, una rappresentanza della collettività italiana in Cile e, successivamente, ha visitato la Stazione della Undicesima Compagnia italiana dei Vigili del Fuoco di Santiago e il Museo della Memoria e dei Diritti Umani.

Nel pomeriggio ha deposto una corona al Monumento a Bernardo O’Higgins.

Il Capo dello Stato è stato ricevuto, quindi, al palazzo della Moneda, dal Presidente della Repubblica del Cile, Gabriel Boric. Al termine dei colloqui, i due Presidenti hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa.

Il Presidente Mattarella ha incontrato, quindi, presso la Sede del Congresso a Santiago, il Presidente del Senato, Juan Antonio Coloma Correa, e il Presidente della Camera dei Deputati, Vlado Mirosevic Verdugo.

Mercoledì 5 luglio mattina, il Capo dello Stato terrà una lectio magistralis all’Università del Cile dal titolo: “America Latina ed Europa: due continenti uniti per la pace, la democrazia, lo sviluppo”.

Successivamente inaugurerà la mostra “Forme e colori dell’Italia pre-romana” allestita all’Istituto italiano di cultura e renderà omaggio al Monumento in onore di Lumi Videla, presso la Residenza dell’Ambasciatrice d’Italia.

Al termine Mattarella si trasferirà a Punta Arenas dove, giovedì 6 luglio, visiterà il Forte Bulnes, il Museo Salesiano Maggiorino Borgatello, il Círculo Italiano e il Mausoleo della Fratellanza Italiana.

 Santiago del Cile, 03/07/2023 06/07/2023 (II mandato)

Dichiarazioni alla stampa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio con il Presidente Boric in occasione della visita ufficiale nella Repubblica del Cile

 Santiago del Cile, 04/07/2023 (II mandato)

Ringrazio molto il Presidente Boric per l’accoglienza così amichevole che ha assicurato a me e alla delegazione che mi accompagna. E sono davvero felice di essere a Santiago, di essere in Cile, e di andare domani a Punta Arenas.

Questa mia visita è anche l’occasione per sottolineare l’eccellenza dei rapporti di amicizia e di collaborazione che intercorrono tra il Cile e l’Italia, testimoniati in maniera visibile dai due accordi firmati poc’anzi dai Ministri presenti.

Vi è un grande rapporto di interscambio economico e commerciale tra Cile e Italia, che nasce dal fatto che i nostri sistemi economici sono complementari. Dalla collaborazione fra tante nostre aziende, intendiamo accrescere questa collaborazione. E di questo abbiamo parlato con il Presidente Boric: del modo in cui accrescere questa collaborazione dal piano economico su settori tradizionali, ma anche su settori avanzati, quelli che la domanda nuova pone di fronte agli Stati.

È un’intenzione di accrescere così la collaborazione fra i nostri Paesi in maniera davvero molto ampia.

Sono lieto di essere qui anche perché questo è il cinquantesimo anniversario del colpo di Stato. La nostra Ambasciata in quei giorni, come il Presidente ha cortesemente ricordato, ha accolto un numero ampio di esuli, di perseguitati. E il nostro Paese ha avuto la presenza di molti esuli cileni. Questo ha reso partecipe l’Italia, la sua pubblica opinione, le sue istituzioni, la sua stampa, la sua cultura, di quanto avveniva.

E siamo orgogliosi del fatto che questa storia sia diventata per noi storia comune con il Cile.

Un altro elemento per cui sono lieto di essere in Cile – e ringrazio il Presidente Boric – è quello che lui poc’anzi ha rammentato: gli italiani venuti a vivere in Cile e i cileni di origine italiana che sono pienamente cileni, ma mantengono l’affetto per le loro origini. Questo è un elemento di collegamento umano storico tra i nostri Paesi che rende ancor più forte la sintonia che intercorre fra Cile e Italia.

Abbiamo parlato, come il Presidente ha ricordato poc’anzi, anche di altri argomenti. Abbiamo parlato dei rapporti scientifici e culturali, che sono eccellenti anche su questo versante.

Sul piano scientifico e tecnologico vi sono collaborazioni ampie. Io mi sono permesso di ricordare poc’anzi, condividendo con il Presidente Boric, l’importanza di questi temi, quello dello spazio, della collaborazione fra le nostre realtà e agenzie spaziali, che è in corso, e che deve ulteriormente essere accresciuta, e l’Artico, zona cruciale per il mondo e il suo futuro, per il quale il Cile è protagonista e per il quale l’Italia intende collaborare intensamente sul piano scientifico e culturale.

Abbiamo anche rapporti culturali ampi e costanti sotto diversi aspetti. La produzione letteraria cilena in Italia è seguita e amata. Ed è un elemento di ulteriore legame molto forte che lega i nostri Paesi.

Abbiamo parlato anche – com’era prevedibile e come il Presidente ha ricordato – di alcuni argomenti che sono all’attenzione prioritaria della comunità internazionale, particolarmente quello del clima.

Cile e Italia avvertono, in maniera responsabilmente alta, l’importanza della difesa dell’ambiente, dell’esigenza della transizione climatica, ecologica. L’esigenza è difendere il clima per garantire un futuro alle prossime generazioni.

E tutto questo passa attraverso non soltanto enunciazioni, ma attraverso concreti provvedimenti e decisioni precise, come quelle che il Cile ha annunciato e che l’Italia sta cercando anch’essa di coltivare.

Il Cile, tra l’altro, in questo è protagonista, per le risorse di cui dispone. L’idrogeno verde sarà una delle strade principali di questa evoluzione per garantire l’ambiente. E in tutto questo noi intendiamo collaborare con il Cile in maniera intensa e crescente.

Abbiamo parlato molto – come il Presidente ha detto poc’anzi – del rapporto, che riteniamo in Italia fondamentale, tra il Cile, l’intera America latina e caraibica e l’Unione europea. Non soltanto per la storia che ci lega, per la cultura che ci accomuna, per i legami umani che intercorrono tra di noi, ma per la sintonia, per il modo di pensare le relazioni internazionali, che è uguale in America Latina e in Europa. E per il fatto che Unione europea e America latina, insieme, potrebbero e potranno essere, nel futuro del mondo, decisivi per un equilibrio mondiale improntato alla pace e alla collaborazione.

La portata di un’azione comune tra America latina e caraibica e Unione europea è straordinariamente alta e può davvero contribuire, in maniera decisiva, a orientare il futuro della condizione del mondo e delle relazioni internazionali.

Per questo riteniamo molto importante l’appuntamento che fra alcuni giorni vi sarà a Bruxelles, nella sede dell’Unione europea, tra il CELAC e l’Unione europea, a cui parteciperà il Presidente Boric.

Sarà un appuntamento che noi vediamo come decisivo, non soltanto per il rapporto tra questi due Continenti, ma per le sorti del mondo. E speriamo che dia luogo a concreti processi e percorsi decisivi, operativi.

È stata molto importante, a questo riguardo, la recente visita della Presidente della Commissione europea, von der Leyen, qui a Santiago, per parlare del clima, ma anche delle relazioni complessive tra Unione europea e America Latina.

Riteniamo che questo sia un capitolo qualificante nel futuro delle relazioni internazionali.

Abbiamo infine parlato anche, naturalmente, nella comune visione del multilateralismo, della difesa della pace e delle relazioni internazionali e collaborative, di quanto sta avvenendo sciaguratamente in Ucraina con l’aggressione della Federazione russa.

Ne abbiamo parlato nell’aspirazione alla pace e nell’intenzione di difendere il diritto internazionale e il rispetto degli Stati, che hanno tutti, quale che sia la loro dimensione, uguale dignità.

Tutti questi argomenti ci hanno trovato in piena sintonia, in piena convergenza di vedute – come era prevedibile – e di questo ringrazio il Presidente Boric.

E lo ringrazio ancora per l’accoglienza, per questo incontro, e per l’amicizia che manifesta nei confronti del mio Paese.

Grazie, Presidente.

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