Nord Ovest in ginocchio.

Il Piemonte messo peggio in un nord est piegato a causa dei nubifragi e delle esondazione.

Bilancio provvisorio tremendo per tutto in Nord Ovest italiano ed il Piemonte in particolare, dove i dispersi salgono a 16 e c’è un nuovo morto accertato.

Dei sedici dispersi, di cui non si ha più alcuna notizia sono concentrati tra la provincia di Cuneo e la francese Val Roja. Le ricerche, sia in Italia, che in Francia, sono in corso.

La vittima è un ragazzo disperso nell’incidente di questa notte sulla strada provinciale Doccio-Crevola. Il corpo esanime è stato recuperato a Bettole, frazione di Borgosesia (Vercelli). Lo ha reso noto il sindaco di Quarona, Francesco Pietrasanta, paese in cui il ragazzo risiedeva.

Intanto è crollato il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, he passando sopra il fiume Sesia.   La strada era stato riaperta alle 12 ed era stata fatta una diretta Fb dei due sindaci, Alessandro Carini di Romagnano e Daniele Baglione di Gattinara, proprio sopra il viadotto crollato poche ore dopo.

Intorno alle 15 un altro ponte è crollato. E’ accaduto nel Piacentino sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia. Non c’è più il Ponte Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, in comune di Cortebrugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza. a provocarne il crollo potrebbe essere stata la piena del torrente Trebbia, ma va anche detto che lo stesso era ammalorato anche prima di questo frangente.

Ed il maltempo non risparmia neanche i cimiteri. Il camposanto di Trappa, frazione di Garessio (Cuneo), è stato travolto. Molte tombe sono state spazzate via dai fiume esondati che hanno portato via anche bare che hanno raggiunto i paesi vicini.

Chiusa a titolo precauzionale l’autostrada A5 Torino-Aosta  a causa dell’ esondazione del torrente Dora. Inutile precisare che ai danni gravissimi che il maltempo sta provocando, si aggiungono i disagi nellacircolazione che rendono i soccorsi meno rapidi e più difficoltosi.

La seconda vittima è un vigile del fuoco volontario di Arnad schiacciato da una pianta finitagli addosso durante un soccorso nel paese della bassa Valle d’Aosta.

E’ andata meno male im Liguria dove l’allerta rossa è finita e si è passata all’arancione. Danni alle cose parecchie ma non risultano persone ferite o peggio.

Non è più tempo di giocherellare con questi problemi, Ogni Paese deve preoccuparsi di mettere il territorio in sicurezza, ma l’Europa si faccia carico di imporre ai paesi aderenti e poi alle potenze mondiali un nuovo approccio alla questione climatica. Non si può più scherzare, chi danneggia il clima è un nemico dell’umanità e come tale va trattato.

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