Indimenticabile

Questo giovedì un Fabbriciani inedito. ma non meno interessante. L’eccelso flautista ricorda la stage di Piazza Fontana vissuta da vicino e ripercorre i sentimenti che gli fece vivere.

Roberto Fabbriciani

In questo nostro momento, così drammatico, in cui sono messi in discussione alcuni aspetti della nostra democrazia e della nostra libertà, ho ripercorso con la mente un altro doloroso e faticoso periodo della nostra repubblica che ho vissuto con particolare intensità ed emozione.

Ricordo il 1969 come un anno particolare. Suonavo nell’Orchestra della Scala a Milano e vivevo da solo in una Milano allora molto nebbiosa e sempre lavorando. L’inaugurazione della stagione scaligera, il 7 dicembre, avvenne con l’opera Ernani di Giuseppe Verdi diretta da Antonino Votto con il debutto di Placido Domingo come protagonista. Avevo pochi momenti liberi e di svago.

Il 12 dicembre pomeriggio ero libero e, attratto dall’atmosfera natalizia, passeggiavo nel cuore di Milano tra luci colorate e profumo di caldarroste. Dal Teatro alla Scala attraversai la Galleria e poi la piazza del Duomo. La mia percezione del fragore proveniente da piazza Fontana fu forte, netta, paurosa ed anche misteriosa. In quell’istante non potevo certo immaginare l’immane strage presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura. Era esplosa una bomba causando 17 morti e 88 feriti. Fu ritrovata una seconda bomba inesplosa proprio in piazza della Scala. Ancora oggi ricordo quel momento di terrore.

L’interno della banca dopo lo scoppio

Nello stesso periodo ci furono tre attentati a Roma!

Ancora, poche settimane prima, nel pomeriggio del 19 novembre, morì il poliziotto di 22 anni Antonio Annarumma, mentre prestava servizio durante una manifestazione sindacale davanti al Teatro Lirico.

Dimostranti per il diritto alla casa davanti al Teatro Lirico a Milano

Quei fatti terribili mi sconfortarono profondamente e ciò pesò sulla mia decisione di lasciare Milano e ritornare nella mia Toscana.

Purtroppo negli anni successivi seguirono molti altri attentati: la strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 (8 morti), la strage del treno Italicus del 4 agosto 1974 (12 morti) e la strage di Bologna del agosto 1980 (85 morti).

Avvenimenti che mi hanno segnato molto e, in questo periodo natalizio, tra luci e addobbi colorati, per me è inevitabile ripensare, con sempre rinnovato dolore, a quel 12 dicembre di 51 anni fa in una Milano fredda e nebbiosa che si preparava al Natale.

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