Arriva l’aria polare russa: neve in pianura e temperature in picchiata

Da domani, un’ondata di freddo siberiano colpirà l’Italia: neve in pianura, gelate e piogge sulle regioni tirreniche. Le previsioni di Lorenzo Tedici e Andrea Giuliacci.

Rocco Michele Renna

Il meteorologo Lorenzo Tedici de “iLMeteo.it” avverte che a partire dal 9 gennaio, l’Italia sarà investita da un’aria polare russa che porterà una significativa discesa delle temperature. La neve raggiungerà la pianura e le regioni settentrionali, mentre sulle regioni tirreniche si prevedono piogge persistente da mercoledì fino a venerdì.

Gli effetti residui del maltempo causato dal ciclone della Befana continuano ad influenzare le regioni meridionali con onde marine alte fino a 4 metri tra Sardegna e Sicilia, mareggiate anche verso la Calabria, piogge e neve residua al sud e al centro, con l’Appennino che da ieri fa la felicità degli amanti dello sci.

L’arrivo di un “rientro da est” o “neve da stau” è previsto per domani (con effetto stau si indica la condizione meteorologica per cui una corrente d’aria, risalendo lungo una catena montuosa, si espande e raffredda, e perde una parte della propria umidità tramite condensazione e quindi precipitazione sotto forma di neve o di pioggia). Tedici spiega che venti da est porteranno umidità verso la pianura Padana e il Piemonte, generando precipitazioni che, grazie alle basse temperature, si presenteranno sotto forma di neve fino in pianura. Torino e il nord-ovest vedranno fiocchi già da domani sera. Al sud, sono previste precipitazioni tra Puglia e Sicilia.

La fase fredda inizierà domani con l’arrivo del freddo polare artico dalla Russia continentale, abbassando le temperature di 6-7 gradi su tutto il Paese. Gelate sono attese soprattutto al mattino per tutta la settimana e su gran parte del Paese, con temperature sotto lo zero anche in pianura. Tedici conclude che, dal punto di vista delle precipitazioni, il nord sarà relativamente asciutto, mentre al centro e al sud, soprattutto sul versante Tirrenico, si prevedono piogge frequenti. L’Appennino vedrà ancora neve oltre i 700 metri.

Anche il meteorologo Andrea Giuliacci conferma la tendenza. Le prossime ore saranno caratterizzate ancora da maltempo su Abruzzo, Molise, Sud e Isole, con piogge sparse, vento forte e neve oltre i 1000-1200 metri. Domani la perturbazione lascerà il posto a correnti gelide ma asciutte, portando un aumento del freddo, temperature leggermente sotto la norma e qualche gelata mattutina soprattutto al Nord. Giuliacci prevede qualche nevicata sulle Alpi Occidentali fino a quote collinari e sui rilievi del Sud oltre i 1000-1200 metri. Mercoledì sarà una giornata nuvolosa e fredda, con poche piogge solo al Nordovest, Calabria e Isole. Giovedì, un nuovo peggioramento al Sud porterà piogge e una leggera attenuazione del freddo, grazie all’arrivo di aria meno fredda.

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