Cronaca di un’accusa: il caso Santanchè e la Cassa integrazione Covid-19

Richiesta di rinvio a giudizio per la ministra del turismo Santanchè per presunte irregolarità nella cassa integrazione Covid

Rocco Michele Renna

In un intricato intreccio di accuse e indagini, la procura di Milano ha mosso un passo significativo nel caso che vede coinvolta la ministra del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, insieme ad altre due persone e due società, tra cui Visibilia, per presunte irregolarità nella gestione della cassa integrazione in deroga legata all’emergenza Covid-19.

La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura riguarda non solo la ministra Santanchè, ma anche Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno dell’esponente di Fratelli d’Italia, e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie del gruppo. Le società Visibilia Editore spa e Visibilia Concessionaria srl sono altresì implicate. Al centro dell’indagine, coordinata dalla procuratrice aggiunta Laura Pedio e dai pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, vi sono 13 dipendenti che, pur risultando in cassa integrazione a zero ore, avrebbero continuato a lavorare, generando un danno erariale di oltre 126 mila euro.

Le indagini della Guardia di finanza si concentrano sul periodo tra maggio 2020 e febbraio 2022, con il fascicolo che trae origine dalle dichiarazioni di Federica Bottiglione, ex dirigente di Visibilia Editore. Bottiglione ha riferito di aver lavorato nonostante fosse ufficialmente in cassa integrazione per la pandemia da marzo 2020 a novembre 2021, una situazione che sarebbe stata replicata per altri dipendenti delle due società.

 La ministra Santanchè, già amministratrice di Visibilia Editore e Concessionaria, e Kunz, che l’ha sostituita come ad di Editore, sono indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato insieme a Concordia. La questione ora è nelle mani dell’ufficio gip, che dovrà decidere se procedere con il processo o archiviare il caso. Nel frattempo, l’opposizione politica solleva un coro unanime per le dimissioni della ministra, con la segretaria del Pd Elly Schlein e il leader del M5S Giuseppe Conte che esprimono forte critica e richiesta di trasparenza.

Mentre la procura ha concluso le sue indagini, la decisione finale spetta all’ufficio gip. Parallelamente, le vicende economiche delle società coinvolte sono ancora in fase di definizione sul fronte civile. La situazione rimane tesa, con l’opposizione che insiste sulle dimissioni di Santanchè e il dibattito politico che si infiamma.

Questo caso rappresenta un nodo cruciale nel tessuto politico ed economico italiano, con implicazioni che vanno ben oltre le figure coinvolte, toccando i temi della trasparenza e della fiducia nelle istituzioni in un periodo di crisi globale.

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