Trentunenne si lancia nel Piave col figlioletto.

Un tuffo da 15-20 metri che è stato fatale alla donna. Lei è morta ma l’abbraccio ha salvato il figlioletto.

La Redazione

Il Trevigiano oggetto in poche ore di due tragedie in qualche modo simili. Ieri vi abbiamo dovuto raccontare a Castello di Godeco di un padre che ha ucciso il figlioletto di due anni e si è suicidato, oggi è la volta di una trentunenne che dal ponte di Vidor si è lanciata nel Piave da un’altezza di 15 o 20 metri con il figlioletto stretto tra le braccia.

Il gesto istintivo della madre di proteggere il figlio tenendolo abbracciato stretto ha salvato il piccolo che ha una frattura al femore, ma -secondo i sanitari- non è in pericolo di vita, anche se in prognosi riservata. Per la donna nulla da fare. Probabilmente è morta nell’impatto con l’acqua del fiume. Soffriva di depressione. Il marito. raggiunto telefonicamente dai genitori della moglie che non l’avevano vista arrivare all’appuntamento, ha allertato i carabinieri che hanno ritrovato l’auto della donna sul ponte. E’ bastato poco per ricostruire l’accaduto ed intervenire immediatamente per salvare la creatura.

Due episodi a distanza di poco tempo e ancor meno chilometri che hanno sconvolto il Trevigiano.

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