Giorno 748 (ieri)

Il Co. Stirpe risponde, garbatamente ma con fermezza, ad un suo critico sul social Facebook. Gli dimostra che le sue obiezioni sono solo propaganda russa apodittica.

Orio Giorgio Stirpe

Il mio post di ieri ha ricevuto un lungo e articolato commento a cui mi è impossibile – per l’ampiezza – rispondere fra i commenti. Lo faccio dunque con un articolo apposito, ringraziando l’autore per l’ingaggio. Procedo per punti, saltando le parti più discorsive e concentrandomi sui punti di contrasto.

Ovvio che, trattandosi della mia pagina, molti frequentatori siano d’accordo con me. Però tu aggiungi che la mia descrizione della situazione è parziale (certamente: è un post, non un libro) e si trasforma in una “censura di punti di vista diversi”… Scusami, ma non mi sembra di aver censurato nessuno: semmai ho detto che chi afferma uno stato di cose (la vittoria inevitabile di Putin) senza spiegarla (perché sarebbe “inevitabile”?) non fa informazione ma propaganda.

Sono lieto che secondo te “l’Ucraina va sostenuta ancora fino a che serve”, però sono perplesso quando aggiungi che se l’obiettivo dichiarato è quello di riprendere tutto il territorio, “le persone serie che sanno leggere le tracce sanno che è semplicemente una balla”. E qui siamo esattamente dove dicevo io: fai un’affermazione drastica senza assolutamente dimostrarla. Ora io sono una persona seria e in quanto operatore di intelligence militare per oltre 20 anni specializzato sul Teatro in esame rivendico di “saper leggere le tracce”, però la mia opinione è che quello che hai scritto è privo di fondamento.

Tu riporti le notizie sulla minaccia nucleare russa della seconda metà del 2022 come se io la volessi negare: lungi da me. Il punto è che la NATO – o meglio gli USA – hanno provveduto a disinnescare efficacemente il rischio utilizzando i canali previsti, e infatti non è successo niente. Che poi la Crimea ricada sotto l’ombrello nucleare russo “CERTAMENTE”, di nuovo fai un’affermazione drastica basata su zero informazioni e cento convinzioni personali “di pancia” basate però sul nulla. Il punto è che la Russia sa che l’Occidente NON accetta tale impostazione, e che un uso di armi nucleari per difendere la Crimea – che legalmente appartiene all’Ucraina – comporterebbe la stessa reazione che avrebbe un uso di armi nucleari in Zaporzhizia o nel Donetsk: consapevolezza che ha disinnescato il problema già nel 2022. Diverso sarebbe se si parlasse di Belgorod o Rostov, legalmente russe.

Tu scrivi: “ho solo un paletto ben piantato nella mentalità russa, piuttosto si fanno annientare ma non rinunciano a quanto ottenuto.” Giustamente, è un TUO paletto: i russi hanno dovuto risputare la Germania est, l’intera Europa orientale, l’Afghanistan, il Baltico e la stessa Ucraina, e non è successo proprio niente. Avverrà anche per Donbas e Crimea.

Secondo te “la Cina e gli altri loro alleati (immagino Iran e Corea del Nord, che non contano praticamente niente) non permetteranno che la Russia collassi economicamente.” Si tratta di nuovo di una tua convinzione non suffragata da alcuna prova. Al contrario, proprio ECONOMICAMENTE alla Cina fa comodo una Russia che mendica alla sua porta: ha già strappato Vladivostok, e potrà provare a prendersi anche l’intera Primorsky inserendole nel proprio sistema economico se non (ancora) in quello politico.

Quando poi scrivi che “la responsabilità di questa guerra è almeno per metà degli Usa a targa progressisti dem-Biden” non fai che rilanciare la disinformazione preferita del Regime russo. Potrai anche ammirare Kissinger, ma ti ricordo che lui era l’uomo di Nixon, e che aveva uno scarsissimo rispetto per la libertà e l’indipendenza degli altri popoli – dai vietnamiti ai cileni – in quanto la sua era la visione che più si avvicinava in Occidente a quella di Putin: quella di un mondo dove gli unici degni di giocare sono americani e russi, e tutti gli altri sono colonie che devono stare zitte… Compresi noi. Se così fosse, allora dovremmo ottemperare e fare tutto quello che dice Biden. Io invece rivendico l’autonomia decisionale dei Paesi sovrani, compresi l’Ucraina e noi… Incluso il diritto di essere d’accordo con Biden sulla questione in oggetto: infatti, noi siamo suoi alleati e l’Ucraina vuole esserlo di entrambi.

Tu scrivi: “Infine altra cosa diversa dal vero è che noi non avremmo titolo per dire che la guerra deve finire in base a una presunta determinazione degli ucraini ad andare avanti. Come scrivevo all’ inizio del conflitto gli ucraini appaiono piuttosto manipolabili come tutti, ed anche di più, hanno votato un sogno di democrazia e soprattutto ricchezza a reti unificate con il presidente attore . Ma quello che c’è dietro è fasullo come Hollywood, altro che propaganda russa. E questa guerra va avanti solo grazie ai nostri soldi ed armi.” Per fortuna non sono ucraino, se no mi offenderei non poco. A parte che non si capisce perché la determinazione degli ucraini sarebbe “presunta”: si è mai vista una dimostrazione di “ucraini per la pace”? Non dico a Kyiv, dove la terribile polizia segreta di Zelensky potrebbe arrestare tutti, ma almeno a Bologna dove di profughi ce ne sono parecchi e le figure politiche nostrane disposte ad aiutare e organizzare tale manifestazione non mancano davvero… L’Ucraina è piena di reporter di tutto il mondo, eppure non abbiamo notizia di scontento, sedizione o diserzioni significative dal fronte: indici reali di una determinazione stanca ma tenace.

Ma come ti permetti di definire gli ucraini “malleabili”? Chi non vede il mondo come te è necessariamente un babbeo vittima di plagio? Certo che gli ucraini sognano libertà e prosperità: cosa c’è di sbagliato? Non ne hanno diritto? In fondo direi che è piuttosto evidente come siano più che disposti a pagare il prezzo di tale sogno.

Ritorni ancora al meme del “presidente-attore”, facendo job-shaming… Anche questo è un refrain della propaganda russa. Devo ricordarti che Ronald Reagan era un attore anche lui? Uno dei Presidenti più rilevanti del XX Secolo, controverso quanto vuoi per le sue politiche, ma pur sempre colui che ha posto vittoriosamente fine alla Guerra Fredda senza praticamente sparare un colpo (solo a Grenada)?

Scrivi ancora che “l’Ucraina va difesa con i denti e non deve cedere”, ed è per questo che sei ancora uno dei nostri e non un minion, quindi sono lieto di discutere con te. Però aggiungi che “una parte era sotto influenza russa e tale rimarrà”; di nuovo confondi la lingua con l’appartenenza politica. Gli irlandesi parlano inglese, ma non si sentono inglesi; idem per quelli del Ticino… Se fosse come dici tu, le “Repubbliche Popolari” di Donetsk e Luhansk avrebbero espresso una classe politica e militare propria; eppure tutti i loro amministratori e comandanti erano russi provenienti dalla Russia: chissà perché? E chissà come mai senza l’intervento diretto russo nel 2014 gli ucraini stavano prevalendo pur nella totale disorganizzazione e senza un esercito addestrato. Insomma: di nuovo opinioni prive di dimostrazione, sorrette solo dalla ben strutturata propaganda russa.

Certamente il mondo è pieno di rischi di conflitti, ma non da oggi: è per quello che esistono le forze armate ed è per quello che esiste la NATO. Ho fatto il militare per 40 anni e sono stato in sei diversi teatri operativi: so perfettamente che l’eventualità di dover combattere esiste, e ho anche un’idea abbastanza accurata di come si faccia. Concordo in pieno con te che occorra riformare “la struttura della nostra industria militare altrimenti Russia e Corea (immagino “del Nord”) da sole fanno più munizioni ed armi di noi tutti ad un decimo del costo”, e anche che occorra “un nuovo percorso demografico europeo”.

Ma se quando scrivi “puniamo quel vecchio buffone che ha messo in economia di guerra Russia e Cina solo per fare vedere che il progetto di secolo americano porta la sua firma” pensi a nonno Joe, allora mi tocca ricordarti che Biden è stato colto completamente (e colpevolmente) di sorpresa dall’aggressione russa, e che quindi di responsabilità ne ha davvero poche; a mettere in economia di guerra la Russia (e non la Cina, che economicamente continua a fare quello che faceva prima) e a portare la responsabilità unica del conflitto è colui che ha firmato l’ordine esecutivo di attaccare l’Ucraina a freddo: Vladimir Putin, in arte l’orso Vladimiro.

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