El Niño: interviene la climatologa Marina Baldi

El Niño è un fenomeno che interessa le terre che si affacciano sul pacifico in area tropicale. Potrebbe, però, causare un altro fenomeno idoneo a modificare le temperature dalle nostre parti.

Rocco Michele Renna

Nell’articolo precedente  abbiamo parlato del ritorno di El Niño. Non possiamo negare che l’azione dell’uomo abbia un ruolo significativo nel riscaldamento globale. El Niño è solo una delle tante caratteristiche naturali del nostro pianeta che, insieme ad altri fattori, contribuiscono a rendere la Terra un luogo abitabile. Tuttavia, l’uomo si sta comportando in modo dannoso, agendo come un virus ed esacerbando anche ciò che dovrebbe proteggerci, rendendolo pericoloso.

La climatologa del CNR, Marina Baldi, ci spiega correttamente cosa accade con questo fenomeno: “Resta un fenomeno che interessa le terre che si affacciano sul pacifico in area tropicale. Mi riferisco all’America del Sud (nello specifico al Perù), dove di solito si ha un riscaldamento anomalo delle acque superficiali del mare e quindi un apporto di acque con meno nutrienti. E siccome le temperature dell’acqua sono molto alte rispetto alla media, si può formare umidità in atmosfera che a sua volta causerebbe forti e violente precipitazioni.

Dall’altra parte dell’Oceano abbiamo Australia, Indonesia e India che solitamente, con la presenza di El Nino, avranno acqua molto più fredde rispetto alla media e questo porterebbe a periodi di siccità prolungati.

In Europa e sul mediterraneo ci sarebbero delle conseguenze? È ancora da capire. Nell’ultimo studio fatto nel 2007, quindi molti anni fa, venivano indicate influenze, effetti consequenziali dovuti a El Nino, che hanno il nome di Tele connessioni.

L’atmosfera non ha confini, quindi quello che succede in una parte del Pianete, si ripercuote su tutto il resto. Ora c’è ancora da capire in che modo si può ripercuotere.

Potrebbe portare a variazioni di circolazione. Potrebbero esserci forti precipitazioni, come anche temperature più elevate. Non c’è nulla di preciso al momento. Purtroppo non ci sono abbastanza elementi per dirlo perché non siamo esposti al fenomeno direttamente.

Quindi un segnale diretto per quest’estate non ci potrà essere sul mediterraneo. Ecco diciamo che in questo caso si possono considerare gli effetti domino.

El Niño potrebbe causare un altro fenomeno che a sua volta ne causa un altro e un altro ancora che potrebbe modificare le temperature dalle nostre parti.”

Chiunque abbia una conoscenza della scienza meteorologica sa che l’aumento della temperatura degli oceani porta a fenomeni meteorologici estremi. Il riscaldamento globale, che provoca lo scioglimento delle calotte polari, porta a un aumento dell’umidità nell’aria e a un aumento dell’acqua dolce negli oceani, interferendo con le correnti oceaniche che influenzano la temperatura terrestre. In sostanza, se l’umanità non cambia il suo comportamento, si troverà in una situazione molto difficile e non potrà incolpare nessuno tranne sé stessa per la propria distruzione.

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