Capodanno di magro a Roma e Napoli

Proibite le feste di Piazza

Gianvito Pugliese

Chissà quando torneranno le feste di piazza a Capodanno, orgoglio e vanto dei vari sindaci che si contendevano a botta di scritture con tanti zero (ndr. non Renato) il privilegio del cantante al top del momento. Assembramenti? Ma va, folle oceaniche, attirate in realtà, sia dal palcoscenico che dalla diretta televisiva annessa. Si, perché le città che si erano accaparrate gli spettacoli più esaustivi ed i cantanti più in voga, facevano gola da una lato a mamma Rai (in realtà la number one) e dall’altro a Mediaset e la sua ammiraglia Canale 5 (che reggeva piuttosto bene il confronto).

Sembra di star raccontando qualcosa che appartiene alla notte dei tempi. Ma nel 2019 eravamo tutti in piazza la sera di Capodanno. Si era da tempo diffusa in Italia la festa di piazza. Le occasioni sacre da trascorrere il famiglia erano appena passate. e cioè il cenone della vigilia e il pranzo di Natale. A Capodanno, chi se lo poteva permettere, andava al veglione, e gli sfigati organizzavano un veglione fai da te nella casa dell’amico con il salotto più grande. Ricchi premi, cotillon e vai.

Mi capitò nel 1981 di trascorrere il Capodanno a Parigi. Purtroppo né per turismo, né per divertimento. Una gentile cameriera, dal cuore d’oro, dell’albergo dove dormivo, che aveva sposato un italiano, per poi divorziare, intorno a mezzanotte venne a bussare alla porta della camera. Tranquilli non sto per raccontare un’avventura galante. M’invitò ad indossare il cappotto e seguirla. Mi portò su un balcone all’ala opposta della mia camera. Mancavano attimi ormai a mezzanotte e, spettacolo indimenticabile, si accesero migliaia di lampadine che ornavano la tour Eiffel. Ero rapito da quella vista spettacolare, ma non avevo visto ancora nulla, Per le strade si riversarono la maggior parte dei parigini, chi a piedi con una bottiglia di champagne offriva da bere e brindava con chiunque incontrasse, chi in auto pigiava ininterrottamente sul clacson. Solo qualche minuto le strade di Parigi erano tutte o quasi bloccate dal traffico, ma gli automobilisti erano tutti felici, così come quelli a piedi.

Non avevo idea che il capodanno si potesse festeggiare in Piazza. In Italia lo abbiamo scoperto decenni dopo, ed abbiamo subito recuperato con spettacoli fantasmagorici, corredati da immancabili fuochi d’artificio.

E se Rai e Mediaset si contendevano le piazze clou, le televisioni locali, pure quelle più scalcinate si aggiudicavano un’altrettanto scalcinata piazza di paese, dove il cantante ed il complesso in verità lasciavano parecchio a desiderare, ma i rinfreschi ed i dolcetti offerti dalla bancarelle dell’ambulante di turno non avevano assolutamente nulla da invidiare ai grandi chef.

Il Covid ha spazzato via tutto questo, così a Roma il neo Sindaco Roberto Gualtieri, non solo non permetterà al Comune di organizzare qualcosa, ma emette un’ordinanza che vieta ogni attività nella Capitale. “Priorita’ alla salute dei cittadini” il suo motto. E come dargli torto? In Campania scende in campo il solito governatore De Luca e dal 23 dicembre al primo gennaio 2022 emana il divieto di consumo di cibo e bevande nelle aree pubbliche. “Statv a cas” il suo motto.

Il Concertone di Capodanno al momento è solo un ricordo, poi non troppo lontano, lo abbiamo dovuto salutare, e siccome il mondo si divide in pessimisti ed ottimisti, i primi gli hanno detto “Addio”, i secondi: “Arrivederci, torna presto”.

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