Armi nucleari “tattiche” o strategiche?

Differenza fra armi nucleari tattiche e strategiche, in copertina esempio di arma tattica nucleare con cannone atomico, testato nel 1953

Rocco Michele Renna

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha accusato la NATO di essere impegnata in una «guerra per procura» e ha parlato esplicitamente che “potrebbe essere costretto ad usare armi nucleari, non sappiamo se a corto o a lungo raggio (rispettivamente: tattiche e strategiche).

Ma cosa sono le armi nucleari tattiche o strategiche?
Le armi nucleari tattiche sono generalmente costituite da ordigni nucleari con un basso potere distruttivo, progettate per essere utilizzate direttamente sul campo di battaglia. Hanno la funzione di mettere fuori uso o ridurre la capacità aggressiva dell’esercito nemico o di arrestarne l’avanzata sul terreno di battaglia.

Questa esigenza del nucleare tattico ha portato allo sviluppo di ordigni di piccole dimensioni, facilmente trasportabili ed utilizzabili senza l’utilizzo di mezzi aerei, ma direttamente dalle truppe sul campo di operazione.

Quindi, le armi nucleari tattiche, definite a “corto raggio”, sono state sviluppate principalmente per questi impieghi: Contro ampie forze di terra, bunker fortificati, bersagli fortemente difesi o fortificati non espugnabili con armi convenzionali, contro ampi schieramenti di mezzi armati o corazzati, contro ampie squadre di bombardieri o addirittura per distruggere una portaerei.

Arma nucleare tattica trasportabile a spalla da un soldato

Le armi “strategiche” o “a lungo raggio” invece, sono le testate nucleari più potenti, capaci di sprigionare un’energia di centinaia di chilotoni, così distruttive che, se usate, scatenerebbero la pronta reazione degli Stati Uniti con una risposta equivalente, porterebbe la guerra su un nuovo livello.

In ogni caso, la definizione più diffusa che si attribuisce alle armi nucleari “tattiche” è piuttosto complessa, perché non c’è una distinzione convenzionale tra armi “tattiche” e “strategiche”. Come ha spiegato Pavel Podvig, ricercatore e analista dell’Istituto di ricerca sul disarmo dell’ONU, la distinzione non sta tanto nella loro potenza quanto negli scopi con cui vengono utilizzate.

La maggior parte degli analisti continua a ritenere quantomeno improbabile l’impiego di armi nucleari in Ucraina da parte della Russia, ma è un argomento di cui si continua a parlare almeno in ambito di analisi militare dato che la politica russa prevede l’utilizzo di armi nucleari, anche a scopo preventivo.

Molta parte del mondo non ha preso una posizione in questo conflitto tra Russia e Ucraina ma questo potrebbe cambiare se Putin utilizzasse le armi nucleari». «Chi, nel mondo, difenderebbe l’uso di testate nucleari in Ucraina o altrove?» Lo sanno tutti che l’unico modo di vincere una guerra nucleare è non cominciarla affatto…

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