Fondi della Lega: interrogato Scillieri interrogato per ore.

I PM della Procura Milanese hanno torchiato per ore il commercialista Scillieri. Prime confessioni e dichiarazioni interessanti.

Lontano dalle stanze della Procura e dai giornalisti a caccia di notizie i PM milanesi hanno interrogato sia al mattino che al pomeriggio di ieri Michele Scillieri, commercialista vicino alla Lega. attualmente agli arresti domiciliari, come i commercialisti Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere, sembra disposto a collaborare ed i verbali non sono stati segretati.

l nome di Scillieri, difeso dall’avvocato Massimo Di Noia, compare assai spesso negli atti dell’inchiesta. Il suo ruolo viene stigmatizzato da Luca Sostegni, il prestanome fermato il 15 luglio scorso, che ha con le sue confessioni ha dato il via all’inchiesta così parla del commercialista: “Scillieri si vantava delle amicizie che aveva con Di Rubba e altri esponenti locali della Lega, tanto da aver ricevuto un incarico per cercare di vendere la sede della Lega di via Bellerio. Ricordo che c’era fretta di concludere l’operazione perché, trattandosi di un immobile di proprietà della Lega Nord, si correva il rischio del sequestro dalla procura di Genova, in relazione alle indagini per la truffa sui rimborsi elettorali” Operazione poi andata in fumo.

Scillieri, secondo gli inquirenti, sarebbe l’uomo dietro la società panamense Gleason Sa. I 400mila euro in più sborsati dalla Lombardia Film Commission, sarebbero finiti, sempre secondo i pm, sul conto svizzero della società panamense. I tassello aumentano e l’inchiesta si allarga.

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