Sondaggi politici, intenzioni di voto

Risultati dalla Supermedia di YouTrend

Gianvito Pugliese

I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di una settimana

Dati del 30 marzo 2023

Supermedia liste

  • FdI 29,1 (-0,6)
  • PD 20,0 (+0,3)
  • M5S 15,6 (-0,1)
  • Lega 8,6 (+0,1)
  • Terzo Polo 7,4 (+0,1)
  • Forza Italia 6,9 (+0,3)
  • Verdi/Sinistra 3,2 (=)
  • +Europa 2,2 (+0,1)
  • Italexit 2,1 (=)
  • Unione Popolare 1,5 (-0,3)
  • Noi Moderati 1,2 (+0,2)

Supermedia coalizioni 2022

  • Centrodestra 45,8 (=)
  • Centrosinistra 25,4 (+0,4)
  • M5S 15,6 (-0,1)
  • Terzo Polo 7,4 (+0,1)
  • Italexit 2,1 (=)
  • Altri 3,8 (-0,2)

I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti:  Demopolis (22 marzo), EMG (27 marzo), Ixè (20 marzo), Noto (23 marzo), Quorum (20 marzo), SWG (20 e 27 marzo) e Tecnè (18 e 25 marzo).

Significativa tra i risultati positivi nei partiti, ad una settimana, la crescita del Pd e FI entrambi di uno 0,3 e di Noi moderati di uno 0,2. Crescono anche -ma solo di uno 0,1- Lega, Terzo Polo e +Europa. Stabili Verdi/Sinistra e Italexit. Calano FdI (-0,6), Unione popolare (-0,3) e M5S (-0,1),

Quanto alle coalizioni Centrodestra al 45,8 e Centrosinistra al 25,4, che riduce la distanza dello 0,3 e che sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (il nuovo campo largo), significherebbe oggi il 43,0. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi prevarrebbe del 2,8%, mentre il totale delle opposizioni li porta sotto dell’8,4. Sta di fatto che l’alleanza tra Pd e gli altri due soggetti -M5S e Terzo polo- somiglia ad una “mission impossible”. Alle prove, già complesse di per sé, di trovare punti d’accordo tra Pd e M5S risponde a picche Calenda, per il Terzo Polo, che appare aspirare solo ad una sinergia con la Meloni, che finora ha sempre respinto al mittente le proposte del Terzo Polo.

Considerazioni sull’astensione del corpo elettorale.

I partiti fanno finta che l’astensione, in crescita esponenziale, non influisca sulla loro rappresentatività. Non è così. “La coalizione di centrodestra alle elezioni ha ottenuto il 43,8 dei voti espressi e, dunque, governa (data l’astensione al 36,1%) con meno del 29,5% di consenso reale. All’opposizione il centrosinistra che, essendosi diviso in tre, Coalizione di centrosinistra (Pd+Verdi/Sinistra e +Europa), M5S e Terzo polo, pur con maggior consenso ottenuto in voti, per effetti della legge elettorale (il Rosatellum) si è ritrovato perdente, ed il centrodestra è legittimato a governare, pur rappresentando una minoranza.

Altro dato estremamente significativo. L’assenteismo alle regionali (Lazio e Lombardia) del 12 e 13 febbraio ha raggiunto record impensabili. In Lazio 62,8%, in Lombardia 58,22, media in Italia 59,99. Ha votato quindi solo il 40,01% degli aventi diritto. La Politica dovrebbe tremare, ma la politica se ne infischia e pensa solo al potere. D’altronde, più cresce l’astensione, più cresce la forza delle truppe cammellate e dei grandi elettori (tra cui i rappresentanti di categorie). E tanto sembra star bene a tutti, finché dura la pacchia. Altro che finita…

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