Combattere lo spreco alimentare anche al ristorante: la proposta di legge di Forza Italia

Giandiego Gatta e Paolo Barelli presentano una legge per ridurre gli sprechi alimentari e promuovere pratiche sostenibili nei ristoranti,obbligatoria la doggy bag in Italia

Rocco Michele Renna

Il 10 gennaio era atteso in Parlamento un progetto di legge che potrebbe rivoluzionare la gestione degli avanzi alimentari nei ristoranti italiani. La proposta, firmata da Forza Italia e promossa dai Circoli dell’Ambiente sotto la guida del Presidente Alfonso Maria Fimiani, mira a rendere obbligatoria la doggy bag, un’abitudine già consolidata in Francia e Spagna.

Spesso, dopo un pasto al ristorante, capita di lasciare sul piatto una porzione di cibo. Sebbene molti possano sentire il desiderio di portare a casa gli avanzi, non tutti lo fanno, sprecando così risorse preziose. La proposta di legge, presentata da Giandiego Gatta, deputato di Forza Italia, e Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, si pone l’obiettivo di rendere obbligatoria la doggy bag, cioè il “sacchetto” da portare a casa con gli avanzi del pranzo o della cena come pratica diffusa per contrastare lo spreco alimentare.

L’Iniziativa è in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, che pone particolare attenzione alla riduzione degli sprechi alimentari. Secondo i dati della Fondazione Bdfn, in Italia ogni persona spreca in media 65 kg di cibo all’anno, un dato preoccupante che la proposta di legge mira a ridurre.

Giandiego Gatta sottolinea l’importanza di introdurre questa pratica anche in Italia, evidenziando che la doggy bag è già d’uso comune negli Stati Uniti e obbligatoria in Francia e Spagna. “Introdurla in Italia sarebbe non solo un atto di buon senso per contrastare lo spreco alimentare, ma avrebbe anche una finalità sociale e solidale“, afferma Gatta.

Attualmente, la fornitura di un contenitore per portare a casa gli avanzi è a discrezione dei ristoranti in Italia. Al contrario, in Francia, l’uso della doggy bag è obbligatorio dal 2016, contribuendo a ridurre significativamente gli sprechi alimentari. L’iniziativa italiana, nota come “vaschetta salva cibo”, potrebbe quindi diventare una buona pratica contro lo spreco alimentare, sensibilizzando i consumatori e promuovendo uno stile di vita più sostenibile.

Non solo un gesto altruista, portare a casa gli avanzi è un’azione che beneficia anche il consumatore, riducendo il costo totale del pasto e contribuendo a una maggiore consapevolezza sull’importanza di ridurre gli sprechi alimentari. La doggy bag, con il suo nome giocoso, potrebbe diventare uno strumento essenziale per promuovere uno stile di vita più sostenibile e responsabile anche nella cultura gastronomica italiana.

Ma permettetemi, anche a nome delle Colleghe e dei Colleghi della redazione, che hanno sollevato la questione, di osservare che se un cliente non chiede di portar via gli avanzi, evidentemente non intende consumarli. Per cui, se i proponenti fossero dotati di un maggior senso sociale e, soprattutto, solidale sarebbe stato molto meglio obbligare il ristoratore ad accantonare quanto avanzato e consegnarlo alle associazioni caritatevoli, che provvedono al sostentamento dei bisognosi. Ma, evidentemente, la solidarietà non è un cavallo di battaglia dei parlamentari proponenti. Il bisogno occorre provarlo per capirlo fino in fondo e sapere intervenire.

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