Il caffè con il lettore

Si è incrinato l’asse tra Usa ed Israele. Blinken è a Gerusalemme per una tregua umanitaria,

Gianvito Pugliese

Reuters, il titolo di un reportage da Pulizer: “Gli Stati Uniti cercano una pausa nella guerra di Gaza, mentre le truppe israeliane rivendicano l’avanzata”.

I desiderata dei due Paesi, da qualche giorno, ormai divergono diametralmente. L’appoggio incondizionato che Biden aveva promesso a Netanyahu. che evidentemente teneva conto solo dei vantaggi di attirarsi simpatia e consenso dei molti ebrei che vivono in Usa, ha impattato contro una muro di disgusto e rabbia per la violenza gigantesca della reazione israeliana ai fatti, pur tremendamente disdicevoli e criminali, del 7 ottobre.

Sta di fatto che Blinken, il Segretario di stato Usa, aduso ad aggiustare e correggere i non pochi svarioni di Biden, è corso a Gerusalemme, fermamente intenzionato ad ottenere una tregua umanitaria a Gaza. A sua volta ha impattato con la liea dura israeliana che non vuole fare neanche un passetto di lato o indietro e continuare una carneficina, che sa poco di contrasto ad Hamas e che puzza terribilmente di genocidio della popolazione palestinese al fine di annettersi, senza più nessuno a disturbare, la Striscia di Gaza.

Blinken, la carta da 90 di Joe Biden, attento diplomatico ed eminenza grigia come pochi al mondo, ha subito fiutato i rischi nell’opinione pubblica di essere associati ad Israele in questo momento e rispondere, quindi, delle sue azioni, che trasparenti e difensive non sono di certo,

Così, ci racconta Reuters in proposito: ” Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato venerdì i leader israeliani per spingere per una pausa umanitaria nella guerra di Gaza mentre le truppe israeliane circondavano la più grande città dell’enclave palestinese, il fulcro della sua campagna per spazzare via Hamas”.…”Blinken, nel suo secondo viaggio in Israele in un mese, doveva discutere con il primo ministro Benjamin Netanyahu le misure per ridurre al minimo i danni ai civili nella Gaza governata da Hamas, dove cibo, carburante, acqua e medicine stanno finendo, gli edifici sono stati rasi al suolo e migliaia di persone sono fuggite dalle case per sfuggire ai bombardamenti implacabili”.

Ha anche aggiunto che “La Casa Bianca ha affermato che eventuali pause nei combattimenti dovrebbero essere temporanee e localizzate. Ha respinto le richieste degli arabi e di molte altre nazioni per un cessate il fuoco totale nella guerra, giunta ormai al suo 28esimo giorno”.

A Gaza l’Autorità sanitaria stima in almeno 9.061 le persone – in maggioranza donne e bambini – uccise da Israele nell’assalto all’enclave di 2,3 milioni per rappresaglia.

Israele afferma che Hamas, sostenuto dall’Iran, ha ucciso 1.400 persone. I numeri sono certezze e non pareri. A qualcuno potrà sembrare di cattivo gusto, ma la verità autentica e che quelle proporzioni ci riportano alle rappresaglie dei nazisti, che in Italia molti ancora ricordano o la storia ha loro insegnato cosa fossero. Che gli ebrei si comportino come i nazisti è davvero il colmo e risulta insopportabile.

Colpita anche l’informazione che non dovrebbe né vedere, né riferire? “In un attacco aereo israeliano a Khan Younis, nel sud di Gaza, un giornalista locale che lavorava per la TV ufficiale palestinese e almeno nove suoi parenti stretti sono stati uccisi nella loro casa“, hanno detto a Reuters parenti scampati all’eccidio e funzionari sanitari.

Oramai le critiche di leader occidentali ad Israele e le affollatissime manifestazioni di piazza pro palestinesi, non si contano e gli Emirati Arabi Uniti, che hanno legami diplomatici con Israele, lavorano “senza sosta” per un cessate il fuoco immediato ed aggiungono che il rischio di ricadute regionali e di un’ulteriore escalation è reale.

Soldati israeliani si trovano accanto a unità di artiglieria vicino al lato israeliano del confine tra Israele e la Striscia di Gaza

Soldati israeliani al confine tra Israele e la Striscia di Gaza, 3 novembre 2023. REUTERS

Ma le modalità del viaggio di Blinken smentiscono che la White House non voglia il cessate il fuoco. Sabato, infatti, Blinken incontrerà il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ad Amman, esplicito e fermo per pretendere che Israele ponga fine alla guerra a Gaza. Safadi definisce crimini di guerra il bombardando dei civili palestinesi ed un assedio alla popolazione civile.

Intanto i civili palestinesi, intrappolati a Gaza City, speravano che ci sia presto una tregua: “Il mondo aspetta forse che centinaia di migliaia di persone che si rifiutano di lasciare la propria casa, che non hanno alcuna colpa se non quella di non voler lasciare il proprio Paese, vengano massacrati da Israele?” E’ un comportamento messo in atto da gente che sa cosa sia la Shoah ed oggi impone un olocausto ai suoi sfortunati vicini. Se continuasse darebbe pienamente ragione a chi li considera un popolo maledetto per quello che fece ad un tale Gesù Cristo da Nazareth.

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