Riciclaggio e false fatture

Sequestrato patrimonio per il valore di 10,5 milioni

Giovanni Recchia

In un momento storico nel quale la precarietà occupazionale rappresenta un problema di stretta attualità viene amplificato dai proventi derivati dall’esercito di attività illecite che alimenta le organizzazioni criminali. L’attività d’indagine effettuata dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i Carabinieri ha portato all’arresto in carcere di cinque persone, altre sette ai domiciliari: le ipotesi di reato vanno dall’associazione a delinquere alle false fatturazioni, riciclaggio internazionale e autoriciclaggio.

Nel territorio italiano sono stati identificati 100 indagati compresi nelle regioni di Emilia, Calabria, Campania, Toscana, Lombardia, Marche e Veneto e 81 le società contenute all’interno di questo esercizio d’attività illecite.

L’obiettivo degli investigatori sarebbe un organizzazione ritenuta vicina ad ambienti della criminalità organizzata, che avrebbe causato indebite percezioni di risorse pubbliche, reati fallimentari, riciclaggio e autoriciclaggio.

Si stimano oltre 100 le perquisizioni, 251 le società indagate che utilizzavano false fatture e oltre 350 militari impegnati tra carabinieri e finanzieri.

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