Giallo Belloni al Colle? Il governo: “menzogne”

Voci inattendibili, fatte circolare ad arte, quelle di una sostituzione alla guida del Dis. “La Belloni resta al suo posto”

Gianvito Pugliese

Il Governo per una volta sbotta e fa bene. Il caso Belloni è emblematico del clima della politica italica. Il nome di Elisabetta Belloni (in foto di copertina) circolò fra i Papabili al Quirinale. Si diffusero notizie di incontri della diplomatica, dal 2021 direttrice generale del Dis, Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. “Fasle” fa sapere il governo. mentre si raccontava di quegli incontri, lei non era neanche a Roma.

Franco Gabrielli, ex capo della Polizia, oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con  delega per la Sicurezza: “E’ solo una vittima” (ndr, sottinteso della mala politica) “Ho seguito la vicenda in presa diretta, Belloni, da grande servitrice dello Stato ha vissuto con fastidio e preoccupazione tutto questo. Lei mi ha informato subito ed io ho seguito passo passo. Sono state veicolate notizie di incontri, quando lei non era neppure a Roma. Lei è stata una vittima di questa vicenda ed ora bisogna imparare dagli errori, commessi a volte in buona fede e con le migliori intenzioni: alcuni soggetti ed alcune istituzioni devono essere messe al riparo. O hai la certezza che venga eletta oppure si arrecano danni alla persona ed alle istituzioni che bisogna salvaguardare”.

Franco Gabrielli

Gabrielli, prosegue e conclude: “Non c’è alcuna possibilità di rimozione di Elisabetta Belloni. Lei gode della fiducia mia e di Draghi“. Ma prima rimarca “Questa vicenda ci deve insegnare che alcune istituzioni vanno messe al riparo. Non si può giocare intorno a una persona che rappresenta le istituzioni”.

Non è facile attribuire le voci messe in giro all’uno all’altro, ma il clima politico del Paese è non solo riprovevole, ma decisamente osceno. Si è parlato di incontri ed assensi delle Belloni, che sappiamo ora mai avvenuti, ora si mette in giro la voce di una sua rimozione. Falso manifesto, anche questo. Ha ragione Gabrielli, ma solo ad certo punto. Vero che “Non si può giocare intorno a una persona che rappresenta le istituzioni” ma per me, le ultime quattro parole andrebbero puramente e semplicemente cancellate, non si gioca neanche col cittadino qualsiasi. Gabrielli, comprendo e apprezzo le sue buone intensioni, ma sto semplicemente ribadendo il dettato costituzionale.

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