Ultimo sondaggio dell’8 ottobre 2020

Nostro riferimento principale i sondaggi settimanali della “Supermedia” dell’Agi. L’agenzia giornalistica li ottiene sulla media dei maggiori sondaggisti.

GP

Considerazioni abbastanza approfondite, poi se sono condivisibili o meno lo lascio al giudizio altrui, com’è giusto che sia, sono state recentemente svolte a proposito dell’ancora crescente astensione dal voto. Un fenomeno preoccupante, quanto sistematicamente ignorato da forze politiche più interessate al potere che a difendere la democrazia ed i principi costituzionali.

Oggi, quindi, ci limiteremo a darvi i numeri recentemente pubblicati e a tirare qualche somma in attesa dei dati del prossimo giovedì. Anzitutto, non so se sia un cambiamento definitivo della grafica, oggi alquanto spoglia rispetto al passato. Dovremo poi correggere una somma che non torna.

Sondaggio dell’8 ottobre 2020

Non mi torna, anzitutto, il totale attribuito all’opposizione di centrodestra: Lega + FdI e FI = assomma al 46,9 e non al 48,1 come su indicato. Anche aggiungendo Cambiamo di Giovanni Toti, che non raggiunge l’unità i conti non tornano. Va precisato che lo scostamento, il numero tra parentesi, è calcolato non più a 15 giorni ma a 5 settimane.

Va segnalato l’avvicinamento del Pd, col 20,9 alla Lega, che col suo 24,3 resta il primo partito. Ancora: c’è il sorpasso, sia pure di misura (0,1), di Fratelli d’Italia rispetto ai 5 Stelle. Numeri mai raggiunti dal partito della Meloni, che limita, anche se parzialmente, le perdite della coalizione di centrodestra.

Più o meno appaiate Italia Viva, Azione e La Sinistra (Leu e art.1), che raggiungono un 2,9 con uno 0,1 in più per il partito di Matteo Renzi.

La somma di +Europa e Verdi resta sempre uguale e pari al 3,4. Ormai è una costante quando una perde lo 0,1 l’altra lo guadagna e viceversa. Sembra che il travaso sia dall’uno all’altro.

I risultati elettorali hanno rafforzato l’alleanza Pd/M5S. Ma ai mal di pancia tra i pentastellati (Casaleggio e Di Battista) fa da contraltare a destra la Lega. Con toni più soft ma dal duo Giorgetti-Zaia arrivano serie minacce al dominio incontrastato di Salvini.

Appuntamento al 15 ottobre.

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