Oltre il reddito di cittadinanza ci sono Nunzia e Stefania

Nunzia e Stefania hanno rifiutato il reddito di cittadinanza e si sono tuffate a capofitto in un lavoro particolarissimo

Rocco Michele Renna

È un tema che fa sempre molto discutere quello delle lamentele degli imprenditori sulla difficoltà per trovare lavoratori, che si scontra spesso con le denunce dei sindacati e degli stessi lavoratori sul fatto di stipendi bassi, lavoro nero e mancanza di tutele.

Qualche giorno fa abbiamo intervistato telefonicamente Nunzia e Stefania. Nell’articolo: “Nunzia e Stefania, oltre le gambe c’è di più…” vi abbiamo raccontato la loro nuova esperienza che abbatte un tabù di un lavoro prettamente (o esclusivamente) maschile.

Nunzia e Stefania sono diventate delle “carpentiere”, probabilmente le prime d’Italia, sicuramente le prime al sud, regolarmente assunte in una ditta di costruzioni. Le ragazze ci tengono a precisare che sono entrambe di Gravina in Puglia! Dato che, tra i tanti giornalisti che le hanno intervistate, qualcuno ha scritto che sono di Altamura… l’eterno campanilismo tra le due cittadine (fra i più grossi centri dell’Alta Murgia) è scattato.

Lo hanno voluto specificare, non per mero campanilismo, tutt’altro… Solo perché ci tengono alla loro città.

video intervista a Stefania, Nunzia con Floriana, la prima che ha creduto in loro

Per chi ha il Reddito di cittadinanza trovare lavoro è difficile? Sfatiamo il mito del divano, Nunzia e Stefania hanno voluto sottolineare che se uno vuole e ne ha la possibilità fisica, il lavoro c’è e, soprattutto, ci sono anche le aziende oneste che non trattano gli operai come schiavi moderni sottopagati.

Quindi, gentilissimi imprenditori, non piangete perché non trovate gli operai, basta retribuirli con il giusto compenso e gli operai si trovano. Riservate il reddito di Cittadinanza a chi ne ha veramente bisogno e non a chi magari fa del redditizio lavoro in nero.

Fuori onda le nostre ragazze ci hanno fatto una domanda: “Quasi tutta l’Italia giornalistica si è interessata a noi, come mai il primo cittadino di Gravina non ci ha degnate nemmeno di un messaggio?”

 Non è vanagloria la loro ma avrebbero avuto piacere di ricevere un piccolo riconoscimento, anche cartaceo, la loro iniziativa dimostra che i giovani gravinesi hanno voglia di lavorare e non solo di trascinarsi sul divano o partecipare alla movida serale.

Siamo sicuri che il primo cittadino di Gravina non le ha dimenticate ma, preso dagli innumerevoli impegni della sua carica, e dai problemi enormi lasciati in eredità dall’amministrazione precedente e dal commissariamento, si è visto costretto a rinviare il suo riconoscimento.

Noi, come redazione, chiediamo al primo cittadino di Gravina Fedele Lagreca di ricevere le due ragazze, ormai assurte a rappresentanti di tutti i ragazzi e le ragazze di Gravina e del sud che non vogliono arrendersi.

Se il sindaco accetterà, noi che abbiamo avuto il privilegio di essere stati i primi a diffondere la vicenda delle nostre due “eroine”, in breve divenuta seriale sul web e sui media, saremo ben volentieri al suo fianco e al fianco delle ragazze a Palazzo di Città, per diffondere anche questo momento significativo. Permettetemi, a nome del direttore, di tutta la redazione e mio personale di augurare: “Buon lavoro, Nunzia e Stefania, per Voi noi ci siamo e ci saremo sempre“.

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