Che si mangia oggi? vi va pasta e ceci?

“Cosa cucinare di gustoso? E se avete un camino…molto meglio. Ma pasta e ceci!!!”. Pasta e ceci, un classico delle ricette della cucina contadina o “povera”, spesso la più gustosa. Una arte, la definisce Nonna Camilla.

Nonna Camilla

E’un piatto tradizionale, che rende appagati grandi e piccini. Una cosa semplicissima, se poi avete un camino, una ragione in più di più, i ceci, cuociono da soli. Approfittiamo di questi giorni, per goderci casa e riscoprire tradizioni. ingredienti: per 4 persone, 100/150 gr. di ceci secchi, poco olio, una cipolla piccola, tritata finemente, due foglie di alloro, sale q.b., peperoncino se gradite.

Mettete a bagno dei ceci secchi, con un pizzico di bicarbonato e due foglie di alloro, per un paio d’ore abbondanti, poi metteteli sul fuoco, normale, o nella pignata di creta, con una cipolla tagliata finemente, sale q.b. e lasciate andare a fuoco lento. Se i ceci, li avete surgelati, il procedimento è lo stesso. Una mezz’ora prima di pranzo mettete dell’acqua a bollore sul fornello e scegliete il tipo di pasta. Io preferisco la pasta mischiata, quella che tempo fa si otteneva conservando gli avanzi, ma va bene tutta la pasta corta o spezzettata. Scolate la pasta e rigirate bene nei ceci, aggiungendo poco olio, io lo preferisco crudo, ed impiattate! Il pranzo è servito..

Quando porto a tavola questo piatto, non posso fare a meno di ripensare all’epoca in cui ogni casa aveva un camino o una stufa da riscaldamento, oppure quella detta economica, in ceramica. U’Pignatidd di creta era d’obbligo, si un piccolo orcio di creta che sfruttava il calore per cuocere legumi, lenticchie, ceci, fagioli, piselli secchi, patate e, in questo periodo dell’anno, anche un misto di legumi con farro o grano, in Lucania chiamato la Cuccìa: che odore! E che sapore, anche perchè in quei legumi finiva un pezzo di carne secca o di cotenna di maiale. Altro che condimento, tutto a km 0. Non dobbiamo mai dimenticare la nostra civilta’ contadina, in cucina economica e gustosa. Il più delle volte può tornare utile.

Una precisazione: perché Nonna Camilla definisce la cucina contadina un arte, anzi lei la vorrebbe scritta con l’A maiuscola: perché oltre ad essere ormai conclamata come la ricetta del nutrirsi in maniera davvero sana, riesce, con ingredienti semplici e soprattutto economici, a realizzare piatti di un gusto introvabile, per non parlare del riutilizzo degli avanzi.