Biagio Loconte

Eclisse d’Abbrile, una favola d’amore nel 2024

Gianvito Pugliese

Dal nostro Amico, prima che collaboratore della testata, poeta dialettale Biagio Loconte ho ricevuto questa poesia scritta da lui per l’ecclisse di sole, esattamente nel giorno in cui è avvenuta.

Mi scuso, con i lettori e con Biagio, del ritardo per disguidi tecnici.

Eclìsse d’Abbrìle

Sì ma’ viste na stèlle acquànne cade?

Cudde jiè u cile, ca se mette a chiange!

Se mette a chiange: u amore du Sole che la Lune,

ca ma’ s’acchiene jinde a la notte auscure!

Na volde jiè dì, na volde jiè notte…,

sèmbe aggire, ma’ s’affèrme sta trotte!

Acquànne seccède pò, pe fertùne,

ca u Sole se jiacchie che la Lune…,

u cile se fasce arrète auscùre;

nu sendemènde ca no jiè pavure;

nu desedèrie a mè vene strane:

de pertarte ngile, mane a mane,

pe acchià arrète u amore tu…,

e u cile, ngile po’, no cchiange chiù

Biagio Loconte

T R A D U Z I O N E

Eclissi d’Aprile

Hai mai visto una stella quando cade?

E’ il cielo che piange !

Piange l’Amore del Sole con la Luna,

mai s’incontrano nella notte oscura!

Una volte è giorno, una volta è notte…,

sempre gira, mai si ferma questa trottola.

Quando succede, poi, per fortuna,

che il Sole s’incontra con la Luna,

il cielo di nuovo s’oscura;

un sentimento che non è paura;

un desiderioo a me viene strano:

di portarti in cielo mano per mano,

per ritrovare il tuo amore

e il cielo, in cielo poi, non si piangerà più !

Biagio Loconte

Nella poesia “Eclìsse d’Abbrìle“, Biagio da libero sfogo alla sua sfrenata fantasia poetica per elevare un’ode al suo amore ed all’amore in genere di cui l’animo dell’Autore si nutre quotidianamente.

Ormai avete imparato a conoscerlo, attraverso i suoi versi, più che dai miei modesti commenti. Biagio è un’entusiasta forza della natura e dopo aver dedicato la sua vita professionale ad arrecare benessere al prossimo oggi si dedica prevalentemente ad arrecarlo con l’arte che lo vede protagonista a 360°. Biagio non è solo un gran bel poeta, è altrettanto artisticamente affascinante quando usa i suoi pennelli su una tela intonsa che a breve sarà un bel quadro da esposizione. Biagio è, altresì, un interprete favoloso, e non solo quando legge o recita le sue poesie, ma anche e soprattutto quando valorizza un testo altrui con la sua voce capace di modulazioni straordinariamente differenti, che rendono già da sole il senso dei sentimenti che ispirano l’Autore.

Così da una stella cadente, che legge ed interpreta come una lacrima del pianto del cielo, ci riporta in questa poesia alla favola di Ladyhawke, narrata nell’omonimo film, da repertorio, del 1985 diretto da Richard Donner, con interpreti principali Michelle Pfeiffer, Rutger Hauer e Matthew Broderick. Un film, lo confesso, che non mi sono mai stancato di rivedere.

E come nel film-favola dell’amore tra una donna falco ed un uomo lupo, alla fine il dolore e le traversie diventano gioia immensa e come Etienne Navarre corona il suo sogno d’amore con Isabeau d’Anjou, così Biagio prende per mano il suo amore o lo porta nel cielo dei sentimenti, cielo che ne viene rallegrato al punto che non verserà più una sola lacrima.

Non so se Biagio si sia ispirato a quel film e se lo conosce; se non l’ha visto gli consiglio di assistere alla proiezione, sarà per lui una gratificante e bella esperienza, così come è stato per me leggere i suoi versi dedicati al sole ed alla luna ed avere l’onore di commentarli.

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