Macron si prepara a ogni scenario: la Francia non esclude ancora l’invio di truppe in Ucraina

Il presidente francese affronta la crisi con la Russia mantenendo una posizione ferma, ma le divergenze con altri Paesi europei si fanno sentire. Intanto, i servizi segreti tedeschi avvertono di un potenziale attacco russo alla NATO.

Rocco Michele Renna

Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso una determinazione ferma e pragmatica di fronte alla crescente tensione tra l’Ucraina e la Russia. Le sue recenti dichiarazioni, non escludendo l’invio di truppe in Ucraina per contrastare le forze russe, riflettono un impegno deciso verso la stabilizzazione della regione.

Le parole di Macron, rilasciate dopo un vertice a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier polacco Donald Tusk, hanno evidenziato la necessità di prepararsi a ogni eventualità. “Forse a un certo punto – non voglio e non prenderò l’iniziativa – saranno necessarie operazioni sul terreno, quali che siano, per contrastare le forze russe“, ha affermato il presidente francese, sottolineando la capacità della Francia di assumersi un ruolo cruciale in tale contesto.

Macron ha ribadito che la Francia si sta preparando a tutti gli scenari possibili, definendo un errore non farlo. Tuttavia, la sua posizione ha suscitato divergenze all’interno dell’Unione Europea, evidenziate dalle critiche del ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di mantenere la coesione europea e ha espresso preoccupazione riguardo alla rottura del fronte europeo derivante da iniziative unilaterali. Un Crosetto che trovo molto distratto; quando il suo collega Tajani, giorni fa assicurava che l’Italia non avrebbe mai mandato truppe in Ucraina, non si è accorto che la coperta veniva tirata dalla parte opposta? Comunque, sempre di posizioni personali in un vicenda europea collettiva si tratta.

Le dichiarazioni di Macron sottolineano una volontà di dialogo con la Russia, ma anche una fermezza nel non farsi intimidire dalle minacce del Cremlino. Macron ha chiarito che una telefonata da parte di Putin sarebbe accolta come una sua responsabilità, ma ha anche enfatizzato la necessità di non condonare le violazioni dei diritti umani e la repressione politica in Russia.

Nel frattempo, i servizi segreti tedeschi hanno lanciato un’allerta riguardo alla possibilità di un attacco russo alla NATO a partire dal 2026. Le analisi delle agenzie di intelligence tedesche indicano una crescente preparazione della Russia per un conflitto su vasta scala con l’Occidente, evidenziata da movimenti di truppe, dispiegamenti di armamenti e un aumento della produzione bellica nel paese.

In questo contesto di crescente tensione, è fondamentale che l’Europa mantenga un fronte unito e coordinato, pur affrontando le sfide con una determinazione ferma e una visione strategica a lungo termine. La situazione in Ucraina richiede un approccio ponderato e concertato, al fine di garantire la sicurezza e la stabilità nella regione, evitando al contempo l’escalation del conflitto e promuovendo una soluzione pacifica e giusta per tutte le parti coinvolte.

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