Invasione di mosche, zanzare e cimici?

Non è l’ennesima piaga biblica, bensì, secondo L’esperto di insetti: “Colpa del caldo fuori stagione”

Rocco Michele Renna

Ieri a Genova le temperature estive prolungate e i tassi di umidità elevati hanno portato a un’invasione generalizzata di insetti come in molte altre parti d’Italia. Mosche, zanzare, cimici e persino il canto dei grilli serali si fanno sempre più presenti, costringendo molte persone a prendere misure difensive come l’uso di prodotti chimici. Tuttavia, è davvero un aumento insolito delle popolazioni di insetti, o è solo una percezione?

A questa domanda, risponde il professor Loris Galli, entomologo dell’Università di Genova, che ha sottolineato che non esistono studi scientifici approfonditi che dimostrino un aumento demografico significativo di insetti. Anche se alcune località potrebbero aver subito un incremento localizzato, mancano dati numerici per affermare con certezza che ci sia stata una crescita effettiva.

Tuttavia, Galli ha spiegato che c’è un legame oggettivo tra il clima e la presenza degli insetti. Il caldo prolungato favorisce il successo riproduttivo di molte specie, prolungando i loro cicli di vita. In condizioni climatiche in cui l’ottobre assomiglia ad agosto, gli insetti continuano a prosperare. La disponibilità di cibo nell’ambiente è fondamentale per gli insetti, e quando l’estate si prolunga, anche la presenza di insetti adulti aumenta, anche se -lo ripetiamo- non esistono dati numerici precisi per confermare questa impressione.

La percezione che le zanzare siano più aggressive in queste condizioni climatiche è anch’essa fondata. Gli insetti a sangue freddo diventano più attivi e abbondanti con il caldo, accelerando i loro cicli di vita e aumentando le punture di zanzara, dato che le femmine necessitano di più cibo per la riproduzione.

L’esperto ha sottolineato che le conseguenze a lungo termine di questi cambiamenti non sono facili da prevedere. Alcune specie legate a climi più caldi potrebbero espandersi verso nord, mentre quelle adattate a climi più freschi potrebbero ritirarsi in alta montagna. Tuttavia, il rapporto causa-effetto non è immediato da stabilire.

Tra gli insetti favoriti dal surriscaldamento c’è la cimice asiatica e le specie aliene importate grazie ai trasporti di merci e persone, in particolare quelle provenienti da aree tropicali e subtropicali. Un esempio è la Aedes aegypti, un vettore di malattie come il virus della Dengue e la febbre gialla.

Mentre si attende l’arrivo di temperature più fresche autunnali che potrebbero ridurre le infestazioni, l’esperto ha consigliato metodi di difesa come l’uso di zanzariere per le case e reti per proteggere le piante nell’orto. Le barriere meccaniche sono spesso le soluzioni più efficaci e meno nocive per l’ambiente.

In definitiva, il caldo fuori stagione sembra essere il principale colpevole di questa invasione di insetti, e mentre la percezione può essere sgradevole, l’entomologo sottolinea che è una conseguenza diretta delle condizioni climatiche inusuali che stiamo vivendo.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Contatti: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.