Erdogan:”Kiev merita di entrare nella Nato”

Volodymyr Zelensky, nella sua visita a Istanbul, incarta l’importante appoggio del Presidente Turco..

La redazione

Recep Tayyip Erdoğanha, che a fine maggio si è confermato alla guida della Turchia dopo aver visto il ballottaggio, com’era in tutte le previsioni, non rinuncia al suo ruolo di mediatore internazionale e più specificamente alla “mission impossible” di dar sedere al proprio tavolo Putin e Zelensky.

Ha però molto rivisto la posizione sua e della Turchia, in particolare nei confronti dell’Ucraina, che all’inizio dei negoziati trattò come il parente povero. Non sarà rimasto indifferente, evidentemente, alle sconfitte ripetute dell’Armato russa in Ucraina e da buon opportunista ora le sue simpatie si sono spostate nettamente e provano ad abbracciare la causa Ucraina, anche per tentare di uscire dall’isolamento politico internazionale dal quale è comunque marchiato a fuoco.

Così, dunque, la sua dichiarazione di apertura dell’incontro col Presidente ucraino: “Kiev merita di aderire alla Nato“, che gli ha permesso d’incartare la gratitudine di Zelensky: “Grato per il sostegno della Turchia all’integrità territoriale dell’Ucraina“.

Erdogan non fa mistero del suo parere sull’opportunità che Kiev e Mosca  tornino ai negoziati di pace. Erdogan conta anche sulla circostanza non indifferente di dover collaborare con lo stesso Zelensky per prorogare l’accordo sui cereali, in scadenza al 17 luglio, e mediato dall’Onu e dalla Turchia, che consente a Kiev di esportare il grano che produce.

Erdogan ha pure aggiunto che questo tema (i negoziati di pace) sarà al centro dell’incontro tra il leader turco e il suo omologo russo, Vladimir Putin, colloqui programmati per il prossimo agosto. Siamo in contatto con la Russia, il prossimo mese Putin visiterà la Turchia e avremo la possibilità di parlare faccia a faccia di tutto questo”, ha concluso Erdogan.

Non per essere maligni, ma ad agosto la controffensiva ucraina (anche se non con certezza) potrebbe essersi dispiegata con sufficiente chiarezza sulle sorti dell’invasione russa ed il mediatore avere gioco facile.

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