Emergenza vaiolo delle scimmie in Toscana: azioni di prevenzione e vaccinazione

Un’allerta sanitaria richiama l’attenzione sulla necessità di vaccinarsi contro il vaiolo delle scimmie, con strategie mirate e la collaborazione della medicina del territorio.

Rocco Michele Renna

Nel cuore della Toscana, un’insolita emergenza sanitaria ha attirato l’attenzione degli esperti: 11 casi di vaiolo delle scimmie sono stati segnalati, risvegliando il ricordo di focolai epidemici simili verificatisi due anni fa. La similitudine è sorprendente, con la diffusione del virus facilitata dalla promiscuità sessuale, che favorisce il contatto diretto tra individui.

Il direttore scientifico della Società italiana delle malattie infettive e tropicali (Simit), Massimo Andreoni, ha lanciato l’allarme, spiegando che la situazione richiede un’azione tempestiva. Dal 2013 esiste un vaccino preventivo contro il vaiolo delle scimmie, e il consiglio di Andreoni è chiaro: “A chiunque pensi di essere venuto in contatto con positivi al Mpox, è ora di considerare la vaccinazione.

L’Italia ha risposto prontamente a questa emergenza, pubblicando circolari con le linee guida per la strategia di vaccinazione contro la malattia. Nel luglio 2022, è stata autorizzata la distribuzione temporanea del vaccino Mva-Bn in Europa e in Italia. La circolare del ministero della Salute del 5 agosto ha indicato la vaccinazione con Mva-Bn come profilassi pre-esposizione per categorie specifiche di persone, tra cui il personale di laboratorio esposto a orthopoxvirus e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm) che soddisfano criteri di rischio specifici.

Il medico di famiglia ha giocato un ruolo cruciale nel rilevare la presenza del vaiolo delle scimmie, sottolinea Andreoni, evidenziando l’importanza della medicina del territorio nel riconoscere e contenere focolai epidemici. Se il sistema funziona a livello locale, è possibile intercettare rapidamente i casi e limitarne la diffusione.

Fortunatamente, la maggior parte delle persone colpite da Mpox guarisce senza trattamenti specifici, con cure generalmente sintomatiche e di supporto. Tuttavia, per i casi più gravi o per coloro con compromissione del sistema immunitario, potrebbe essere prescritto un antivirale in circostanze eccezionali.

L’emergenza vaiolo delle scimmie in Toscana sottolinea l’importanza della prevenzione attraverso la vaccinazione e la collaborazione tra strutture sanitarie centrali e medici di famiglia sul territorio. La rapidità nell’affrontare situazioni come questa può fare la differenza nel contenere la diffusione di malattie infettive e proteggere la salute pubblica.

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