Asta da Sotheby’s

Luca della Robbia: pulpito nella Cappella de’ Pazzi a Firenze.

Maria Catalano Fiore

All’Asta battuta da Sotheby’s, del 28 gennaio 2021, a New York, sono stati venduti diversi pezzi di provenienza italiana, come al solito.

Oltre all’opera di Sandro Botticelli, che ha raggiunto un prezzo da record, ma già partiva da una stima di base piuttosto alta… è stata battuta anche un’opera di Luca della Robbia, una terracotta invetriata “Madonna con la mela” per 2 milioni di dollari.

Luca della Robbia : “Madonna della Mela”

Certo un’altra opera italiana va via, o meglio era già fuori nazione da parecchio, ma questa vendita, in particolare ha sollevato una serie di critiche e di suppliche al Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini.

Il Comune di Santa Fiora, circa 8.000 abitanti nel Grossetano, aveva già lanciato un appello per “Riportare in Italia il Capolavoro del Della Robbia in Asta da Sotheby’s”. Il Sindaco Federico Balocchi, in particolar modo si era tenuto sempre in contatto con la casa d’Aste Newyorchese, aveva sensibilizzato il Direttore del Museo degli Uffizi, di Firenze, Eike Schmidt che a sua volta aveva coinvolto il Presidente della Regione Toscana e il Ministro per i Beni Culturali , per cercare di poter giungere ad una trattativa privata e quindi poco più della base d’Asta che era di circa 1 milione di dollari. Ma al Mibact hanno fatto orecchie da mercante e il solo comune non poteva supportare la spesa ingente, anche con aiuti, ma era impossibile.

Il Sindaco Federico Balocchi ci tiene molto che il “Museo dei della Robbia” sito nel suo comune non venga smembrato. Sarebbe una vera barbarie considerando che l’arte di tutta la “Famiglia della Robbia” è, nel suo genere qualcosa di unico al mondo. Ma chi era il capostipite Luca della Robbia? Un Artista classicheggiante, scultore, ceramista e orafo nato a Firenze nel 1400 da Simone di Marco di Vanni. Questo con i suoi fratelli e nipoti viveva in una casa con laboratorio sottostante dalle parti di san Lorenzo. A sei anni Luca era già a bottega da un orafo. Di questo periodo, della sua attività, non restano che un paio di opere. Nel 1414 Luca entra nella Bottega di Nanni di Banco. L’anno seguente è a Venezia per imparare l’uso del vetro, della terracotta e arrivare alla sperimentazione della sua “Ceramica invetriata. Riceve importanti commesse tra cui il Pulpito della Famiglia de’ Pazzi a Firenze e, sempre nel capoluogo toscano le formelle del campanile di Giotto.

Luca Della Robbia: Firenze, Formella n.21del Campanile di Giotto “Platone e Aristotele discutono di filosofia”

Nel 1435 nasce, suo nipote, Andrea di Simone Della Robbia, destinato a perpetuare l’Arte di famiglia. La morte dell’altro fratello, porta Luca ad adottare i suoi sei figli che porterà ugualmente in Bottega. Nasce così una cospicua squadra che lascia decorazioni in molte Chiese e Palazzi importanti in tutta la Toscana ed oltre. La Bottega dei Della Robbia, ormai poco usata, venne distrutta definitivamente nel 1800 per ampliare il quartiere di San Lorenzo.

L’opera in contendere è una “Madonna della Mela”. Una Dolce Madonna con bambino che ha nella manina una mela è una piastra di cm.47×39, commissionata, con una serie, ai Della Robbia dalla Famiglia Sforza, proprio per una struttura del paese di Santa Fiora e li era rimasta sino al luglio 1866. quando con la soppressione deli ordini religiosi venne confiscata e venduta poi a Leon Mathieu Henri de Sauzèe, un ricco ingegnere minerario belga, appassionato d’arte. L’opera collezionata da lui a Bruxelles, viene poi ceduta dalla vedova, nel 1913, al mercante tedesco Rudolph Battenwieser, che operava con Gallerie americane. Ha quindi raggiunto gli Stati Uniti nel 1929 finendo nelle mani dell’ultimo proprietario, ora collaboratore, della Albright Art Gallery di Baffalo. Chi è l’attuale nuovo proprietario?

Ormai poco importa, se non era possibile l’acquisto della Madonna del Comune di Santa Fiora per 1 milione di dollari, ormai è impossibile per due e più milioni. Anche questa opera del nostro ricco patrimonio è andata perduta…..

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.