Il caffè con il lettore

Dal Covid-19 al Pnrr, una carrellata sul nostro governo.

Gianvito Pugliese

Buon inizio di questo fine settimana, care lettrici e gentili lettori, si tratta dell’ultimo non festivo di questo 2022. Il prossimo coincide con la Vigilia e Natale, l’altro con l’ultimo giorno ed il primo dell’anno nuovo.

Ieri sera, l’ultimo articolo che ha chiuso il nostro quotidiano è stato elaborato sui dati del Bollettino numero 7 – Settimana dal 9 dicembre al 15  dicembre 2022 -, così lo denomina il Ministero della Salute e tal quale ve lo ripropongo, aggiungendo l’analisi di taluni dati.

Non è che abbia rimpianto del Bollettino nazionale giornaliero, che lavocenews.it pubblicava con regolarità assoluta. Ai lettori una informazione completa fatta dal nostro (faticoso) collage tra Ministero della Salute e Protezione Civile Nazionale. E’ che ho notato, forse un poco prima di qualsiasi cittadino normodotato, proprio per l’osservatorio privilegiato da cui guardavo -la cabina di regia di un quotidiano- che con l’abolizione del bollettino giornaliero e l’introduzione di quello settimanale, uno: sono crollate le visualizzazione dell’unico mezzo d’informazione corretta disponibile sul Covid-19, materia in cui le fakenews sui social sono l’assoluta normalità quotidiana, lasciate libere d’imperare; due: la cosa ha assunto le sembianze del “liberi tutti”. Relata refero: così ci dicono i lettori.

Ormai chi usa la mascherina al chiuso, in locali ed in momenti in cui il sovraffollamento e l’assembramento sono la regola -vedi le casse di un qualunque supermercato nelle ore di punta- viene guardato come un marziano, talvolta addirittura pesantemente deriso. Si è diffusa la convinzione che lo Stato non aveva l’obbligo morale e materiale di imporci regole di prudenza per combattere la pandemia (obbligo costituzionalmente previsto), ma che lo facesse per mero sadismo. Si è parlato, scritto ed urlato all’incostituzionalità delle norme di minima prevenzione ed oggi -come logica conseguenza- chi fa uso della mascherina è da taluni, troppi… percepito come un sostenitore di quel bieco regime dittatoriale e sadico, che ci privava di libertà per il piacere di controllarci. Se libertà è non sapere più giornalmente, quanti sono i nuovi casi, quanti i ricoverati in corsia, quanti in terapia intensiva, quanti tamponi e quanti morti, evidentemente io devo avere un concetto sbagliato di quella libertà che per me -e tanti come me- finisce, giustamente, laddove sconfina in quella altrui.

Mi piacerebbe che i no-vax, no gren-pass, no-tutto avessero ragione e la pandemia -per loro mai esistita ed inventata da Soros e compagnia cantante- fosse stata debellata, ma i numeri -che non mentono- dicono altro. In questa settimana in Lombardia, 26.077 nuovi contagi, in Veneto, 21.961 ed in Lazio 16.108 con un totale nel Paese di 174.752, mentre i decessi per Coronavirus ammontano a 719. Pandemia debellata? Scomparsa? Vi pare che sia così, che non sia più necessario adottare un minimo di norme di contenimento. Non per terrorizzare qualcuno, ma ad onor del vero la Scienza è concorde, salvo qualche venduto ad interessi sporchi e luridi -non si può lucrare sulla salute e la vita dei cittadini-, nel riconoscere che i numeri accertati su nuovi casi corrisponde occhio e croce da sempre ad un terzo di quelli reali.

Andate negli ospedali e nelle Rsa, dove la scadenza del 31 ottobre scorso dell’obbligo dell’uso delle mascherine per tutti -dal personale, ai degenti, ai visitatori- è stata prorogata al 31 dicembre 2022, ne va dato atto e merito al Ministro Schillaci, che ha raccolto il testimone dell’ottimo Roberto Speranza. Medici, infermieri ed addetti alla sorveglianza devono litigare ogni santo giorno con cittadini che “pretendono” di entrare senza protezione individuale “dal momento che“, ne sono convinti e certi, “non c’è più nessun obbligo grazie a…“. Non scrivo grazie a chi, non per omertà o timore; tutti i difetti ho fuorché quei due, ma non voglio farne una questione di parte o peggio partitica, ma solo nel mero interesse del Paese e dei suoi abitanti, cittadini od ospiti, che sempre esseri umani sono e non tutelarli è un gravissimo crimine morale e giuridico.

Francamente sono preoccupato, i provvedimenti identitari del governo tutto sono fuorché nell’interesse del Paese e dei cittadini onesti, dal limite al contante e all’esenzione dall’uso del Pos -in un Paese a corruzione ed evasione dilaganti- ai Rav -manifestazione musicale “di protesta”- ed alle liti da cortile con Paesi europei sull’immigrazione, in palese violazione delle norme internazionali. Ora, siccome avete fatto la genialata di eliminare dai ministeri i Consiglieri di Stato, che certo. facevano ombra e limitavano il potere dei politici, ma sapevano di legalità e norme, e gli svarioni nei provvedimenti successivi sono sotto gli occhi di tutti, mi permetto, da anziano e piuttosto scafato giurista, di ricordarvi che nella gerarchia delle fonti normative, le norme di diritto internazionale -e tra queste le norme del mare- prevalgono su quelle nazionali. Sia chiaro non sulle italiane, su quelle di qualunque Paese. Poi se in giro ci sono gli Orban che del diritto internazionale se ne infischiano altamente, sono problemi e che problemi per i poveri ungheresi, polacchi… per l’Unione europea e per l’Onu, e cioè per i cittadini europei e quelli del mondo. Ciò che sta avvenendo con l’invasione dell’Ucraina per mano Russia di Putin e la prova provata di cosa accade quando un dittatorello da strapazzo decide che il diritto internazionale è carta straccia. Che le armi sono più importanti dei diritti e delle regole mondiali. Un ritorno indietro di otto secoli e mezzo, ai tempi delle razzie di Gengis Khān.

Ho sentito l’onorevole Lupi, che ritenevo fosse maturato e cresciuto, ma evidentemente sbagliavo, che la Meloni ha vinto le elezioni in Italia e del Pnrr decide lei e non l’Europa. Giorgia Meloni gli sarà grata dell’assist, ma siccome non è tanto sprovveduta, capisce bene che il Pnrr è fatto di soldi europei, ed al paese di tutti noi, caro Lupi, brutalmente “comanda chi paga”. Intendiamoci, la cosa è leggermente più complessa, ma è certo che le regole, che sono state concordate, vanno osservate e nel caso di manifesta impossibilità sopravvenuta -causa caro energia, inflazione…- concordate le modifiche che l’Europa consente sui progetti da realizzare, ma non sulle riforme accettate e sottoscritte tra le parti. Lupi, si rassegni, il Governo non può fare tutto ciò che vuole senza far precipitare il Paese immediatamente nel baratro.

So molto bene, che molti vorrebbero rompere con l’Europa matrigna, rea di non farci fare ulteriore debito pubblico non giustificato e soprattutto di controllare puntigliosamente rendiconti e bilanci. Pessima abitudine per certi politici, ottima nell’interesse dei cittadini europei -tra cui noi- perchè il debito lo fate Voi ed a pagarlo poi ci siamo sempre e solo noi.

Domani caffè e cornetto, è domenica, crepino l’avarizia e braccini corti.

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