Pechino: relazioni con Washington disastrose

Ministro degli Esteri cinese intima a Washington: “No ad egemonia unipolare”

La redazione

Wang Yi (in copertina), ministro degli Esteri cinese, risponde al segretario di Stato americano Antony Blinken che ha definito Pechino “la più grave minaccia a lungo termine dell’ordine mondiale.

Per Yi l’idea degli Stati uniti sulle relazioni con la Cina va davvero “molto male”. Ed ha aggiunto che gli Usa hanno una “mentalità da guerra fredda”, ed è Washington ad essere diventata “una fonte di caos che sconvolge l’attuale ordine internazionale e ostacola l’avanzamento della democratizzazione delle relazioni internazionali”. Lo riferisce il South China Morning Post che ha raccolto le dichiarazioni di Wang Xi durante la sua visita alle isole Fiji, dieci giorni nelle isole del Pacifico, sempre più strategiche per Pechino, che vuol sostituirsi ad Usa e l’Australia come dominus della regione.

Per Wamg Xi Washington deve capire “che l’egemonia unipolare è impopolare e lo scontro tra gruppi non ha futuro, che i cortili e i muri sono regressivi e che il decoupling e il taglio delle forniture è controproducente per i popoli e per lei stessa”.

Il ministro cinese spiega che Pechino vuole certamente competere con gli Usa, ma non in maniera “negativa”: “Non abbiamo mai ricattato e mai costretto, e difenderemo fermamente le nostre sovranità e sicurezza e gli interessi di sviluoppo. Ogni soppressione e contenimento renderà soltanto il popolo cinese più unito; i cinesi hanno la spina dorsale e l’ambizione per farlo”.

In sintesi Pechino avverte, ma si mostra aperta al dialogo ed a migliorare le relazioni con gli Stati Uniti.

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