Muore bimbo di 10 anni. Nessun responsabile?

Schiacciato in un cassonetto per gli abiti usati che aveva tentato di recuperare.

Gianvito Pugliese

A Boltiere, paese della Bassa bergamasca di circa cinquemila abitanti, gli abitanti erano abituati a vederlo in giro senza scarpe, al pari dei suoi fratelli. Karim Bamba, questo il suo nome, aveva dieci anni ed morto schiacciato in un cassonetto per raccolta indumenti della Caritas.  Non è il primo episodio del genere. Temo non sarà l’ultimo. Solitamente leggiamo e scriviamo di feriti, magari gravi, e non di morti. Il bimbo probabilmente nel tentativo di recuperare qualche indumento usato è finito per caderci dentro o per infilarsi volontariamente. E’ rimasto incastrato ed ha riportato gravi ferite al torace.

I Vigili del fuoco, allertati da qualche passante, sono intervenuti ed hanno smontato il contenitore di indumenti usati. Le condizioni del bimbo sono apparse subito gravi e nonostante l’impegno dei soccorritori del 118 prima e dei medici dell’ospedale poi, non c’è stato nulla da fare.

E’ accaduto a Boltiere, ma poteva accadere dovunque. Quel sistema, mi spiace per l’istituzione benefica alla quale riconosco innumerevoli meriti, è e resta pericoloso e, francamente, lasciare alla portata di qualsiasi minore un ingranaggio di quel genere è delittuoso. Non mi sto ponendo il problema del “se lo sia giuridicamente”, non è questo che qui conta, ma se comunque lo sia moralmente. Alla responsabilità connessa alla titolarità si aggiunge, ovviamente, quella di chi l’autorizza.