Sondaggi politici, intenzioni di voto

Risultati dalla Supermedia di YouTrend

Gianvito Pugliese

I numeri tra parentesi indicano le differenze percentuali in aumento o diminuzione a distanza di una settimana

Dati del 13 aprile 2023

Supermedia liste

  • FdI 28,6 (-0,2)
  • PD 19,7 (-0,4)
  • M5S 15,8 (+0,1)
  • Lega 9,0 (+0,2)
  • Terzo Polo 7,3 (-0,2)
  • Forza Italia 7,3 (+0,4)
  • Verdi/Sinistra 3,0 (-0,1)
  • +Europa 2,2 (=)
  • Italexit 2,1 (=)
  • Unione Popolare 1,6 (=)
  • Noi Moderati 1,2 (+0,2)

Supermedia coalizioni 2022

  • Centrodestra 46,1 (+0,6)
  • Centrosinistra 24,9 (-0,5)
  • M5S 15,8 (+0,1)
  • Terzo Polo 7,3 (-0,2)
  • Italexit 2,1 (=)
  • Altri 3,8 (=)

Sintesi dei dati.

I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti: EMG (11 aprile), Piepoli (11 aprile), SWG (3 e 10 aprile) e Tecnè (1° e 8 aprile). Diversi istituti demoscopici meno del solito.

Significativa tra i risultati positivi nei partiti, ad una settimana, la crescita di Forza Italia dello 0,4 e di Lega e Noi moderati entrambi dello 0,2, seguita da M5S di 0,1.. Calano: anzitutto PD con un -0,4, poi FdI e Terzo Polo entrambi con -0,2 ed infine Verdi/Sinistra dello 0,1. Stabili +Europa, Italexit, Unione popolare e gli altri partiti che non raggiungono l’1%.

Quanto alle coalizioni il Centrodestra sale al 46,1 e Centrosinistra scende al al 25,4. Il Cd aumenta la distanza dal Cs dell’1,1. Il dato del Cs sommato ai pentastellati ed ai centristi del Terzo Polo (il nuovo campo largo della Schlain), significherebbe oggi il 48,0. Il destra-centro, quindi, nei sondaggi sarebbe sotto alle tre maggiori opposizioni dell’ 1,9%, mentre il totale delle opposizioni li porta sotto del 7,8%. Sta di fatto che l’alleanza tra Pd e gli altri due soggetti -M5S e Terzo polo- ormai è decisamente una “mission impossible”. Alle prove, già spesso fallite, di trovare punti d’accordo tra Pd e M5S, si è aggiunta la prevedibile (da sempre) implosione del duo Calenda-Renzi, che hanno scritto The end sul Terzo Polo, con Calenda in cerca di vecchie-nuove alleanze e Renzi in movimento. Stanto alle dichiarazioni avremo il Sesto Polo. ovvero due Terzo Polo uno con Azione ed uno con Italia Viva. Evviva il caos sublime.

Considerazioni sull’astensione del corpo elettorale.

Con simili premesse come meravigliarsi dell’ astensione alle politiche al 36,1%. La coalizione di Cd ha ottenuto, infatti, il 43,8 e, dunque, governa (data l’astensione al 36,1%) con meno del 29,5% di consenso reale. Le tre maggiori opposizioni, pur con maggior consenso elettorale, non essendosi unite in coalizione, per effetti della legge elettorale (il Rosatellum) si sono ritrovate perdenti. Il centrodestra governa, dunque, legittimamente, pur rappresentando una minoranza del corpo elettorale.

Altro dato estremamente significativo. L’assenteismo alle regionali (Lazio e Lombardia) del 12 e 13 febbraio ha raggiunto record impensabili. In Lazio 62,8%, in Lombardia 58,22, media in Italia 59,99. Ha votato quindi solo il 40,01% degli aventi diritto. In Friuli dati leggermente migliori: astensione al 55%, unica vera vincitrice delle elezioni.

La Politica dovrebbe tremare a fronte di questi dati, ma la politica se ne infischia e pensa al potere. D’altronde, più cresce l’astensione, più cresce la forza delle truppe cammellate e dei grandi elettori (tra cui i rappresentanti di categorie). E tanto sembra star bene a tutti, finché dura la pacchia. Altro che finita…

Mi spiace se le conclusioni sono sempre quasi fotocopia, ma l’elettorato del nostro Paese risponde agli scandali passivamente, quasi con rassegnazione, e le intenzioni di voto non sembrano essere influenzate seriamente dal buono o cattivo governo delle maggioranze a tutti i livelli, dal nazionale a quello dei comuni minori. Bergamo, parla per tutti.

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