Il caffè con il lettore

Si è chiuso Atreiu. la Kermesse di Fratelli d’Italia che peggio di così non poteva essere né concepita, né realizzata

Gianvito Pugliese

Carissime/i ospiti, mentre ci preparano il nostro adorato caffè, ne sento già l’aroma, vi introduco nell’argomento del giorno. Ieri la fu RaiTv -Servizio pubblico, oggi TeleMeloni-Kabul ci ha trasmesso in diretta tutta la chiusura, interpretata da Giorgia Meloni di Atreju, quella farsa di festa patronale degli ultimi paesi della ciociaria. con velleità culturali che solo l’ignoranza congenita poteva concepire.

Ci è andata bene, Meloni dichiara subito di essere afona, soffrire di abbassamento di voce e raucedine e di non saper se riuscirà ad arrivare fino in fondo. Purtroppo ci è arrivata e neanche la raucedine ed un inizio di larigite le hanno fatto perdere la cattiva abitudine di urlare in modo sguaiato e francamente fastidioso. Georgia Meloni, non siamo al mercato a vantare la freschezza del pesce, stiamo arringando gli ascoltatori che meriterebbero un minimo di rispetto, A che serve, nessuno fin da bimba le ha spiegato che urla solo chi non ha argomenti convincenti al proprio arco e deve sopraffare gli interlocutori con la sola arma che ha, l’urlo. Andiamo ai contenuti, tanto parlare della totale assenza di forma è la scoperta dell’acqua calda.

Capisco che c’è poco da vantarsi dei provvedimenti adottati, che tutti sanno consistere solo in mancette elettorali, che però sono costate ai contribuenti italiani un aumento del debito pubblico (dati Bankitalia del 15 settembre 2023) lievitato a quella data a 2.858,6 miliardi a fronte dei 2.742 ereditati all’insediamento a Palazzo Chigi un anno prima. Dunque, noi o meglio i nostri figli e nipoti, dovranno restituire altri 116.6 miliardi, ovvero il costo delle sue mancette, perchè altro non ha fatto, manco una riforma strutturale o un’opera pubblica significativa, magari per sbaglio. Non parliamo delle promesse elettorali non mantenute (una per tutte le Accise sui carburanti).

Allora qualche bugia qua e là sulle cose fatte per i poveri a danno dei ricchi, quando tutti sappiamo che ha fatto esattamente l’opposto (vedi i balneari) e poi meglio attaccare il prossimo che essere costretta ad avventurarsi nelle cose fatte, che in realtà sono cose non fatte e sono sotto gli occhi di tutti, suoi elettori compresi, dati i sondaggi elettorali che la disegnano in netto calo di gradimento.

Attaccare dunque e subito due pezzi da 90, vedi caso entrambe donne. Francamente, non ricordo quale delle due prima, mentre seguivo Tele-Kabul, più monotona che mai, provavo a scrivere o rivedere articoli. Un quotidiano, purtroppo, non si fa da solo. Le due se ben ricordo sono nell’ordine Elly Schlein che ha declinato l’invito ad Atreiu e, provocata pesantemente, come da copione, dalla Meloni, le ha risposto a stretto giro di posta fra i denti che lei sui palchi del franchisti e dei fascisti non ci va. Se la poteva evitare la segretaria di Fratelli d’Italia, ma no doveva attaccare pure Chiara Ferragni, rea di essere un’icona della sinistra che con i suoi oltre trenta milioni di follower, solo su Istagram, è su un altro pianeta e per la Meloni, semplicemente irraggiungibile.

Andando poi al discorso tenuto, non c’era neanche la parvenza di un filo conduttore. Continui avanti e dietro non so se a causa di un’improvvisazione mal riuscita o di una premeditata creazione di confusione, perché nessuno avesse ben chiaro di cosa si stava parlando e potesse trarne le conseguenze. Si perché ho ascoltato solo discorsi meramente apodittici, uno straccio di prova di quello che affermava non è stato mai offerto all’ascoltatore. In realtà il solo filo conduttore e trait d’union tra i vari discorsi era la costante di vedere un film diverso dalla realtà ben nota a chiunque di noi ascoltatori.

La mattinata era già cominciata in maniera patetica con Donzelli che per presentare sempre in Rai la giornata conclusiva di Atreju affermava che il governo Meloni “ha praticamente abolito la disoccupazione“. Ma siamo distratti forte, non ce ne eravamo accorti e ci preoccupavamo per il Natale che avrebbero trascorso (e trascorreranno) gli italiani senza lavoro che tra disoccupati ed inattivi superano il 40% (dato Istat).

Atreju però riconosciamolo alla Meloni, quanto a balle e fake news non ha eguali nel mondo. Non so se vantarsene, ma un primato assoluto lo ha conquistato.

A domani, spero col Premio Nobel per la Pace 2023 a Narges Mohammadi, l’attivista iraniana detenuta. Finalmente, tornerò a parlare di una donna da ammirare.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.