“Conservare la Memoria”, concerto del Conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari

La conferenza stampa del concerto all’Auditorium Rota presentazione dell’evento si terrà lunedì 22 gennaio 2024 alle ore 10.00 nella sala consiliare del Comune di Bari (Palazzo di Città, Corso Vittorio Emanuele II, 84).

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

La redazione

Il prossimo 27 gennaio 2024 alle ore 20.00, presso l’Auditorium Nino Rota del Conservatorio di Musica ‘Niccolò Piccinni di Bari” (via Michele Cifarelli, 26) si terrà CONSERVARE LA MEMORIA – Immagini, musica e storia: il concerto evento dedicato al Giorno della Memoria (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Fortemente sostenuto e promosso dal Conservatorio del capoluogo pugliese e organizzato in collaborazione con la Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Barletta, l’evento è una pietra miliare nel più che trentennale lavoro di ricerca, recupero e promozione della letteratura musicale concentrazionaria ossia creata in Ghetti, Lager, Gulag e siti di prigionia civile e militare dal 1933 (apertura del Lager di Dachau) al 1953 (morte di Iosif Stalin) compiuto dal pianista Francesco Lotoro, massimo esperto mondiale di ricerca e diffusione della musica concentrazionaria nonché docente di Pianoforte presso il medesimo Conservatorio. Il concerto vedrà la partecipazione di studenti e docenti del Conservatorio di Bari oltre ad artisti esperti del repertorio musicale concentrazionario.

Ben tre tra i quattordici brani in programma saranno in prima esecuzione assoluta ossia L’Assedio dei Sogni scritto per pianoforte nel Campo britannico di Zonderwater (Sudafricano) dal prigioniero di guerra italiano Raoul Maccari e ricostruito da Giulio Mareschi (studente del Conservatorio) in base alla registrazione fonografica su disco di ceralacca (i britannici allestirono un piccolo studio discografico presso il Campo di Zonderwater); Le crucifié per baritono e organo scritto dal polacco Aleksander Kulisiewicz nel Lager di Sachenhausen; Nostalgica prigionia per quartetto d’archi scritto nel Campo di internamento militare britannico di Huyton (Liverpool) dal musicista pugliese Cesare Savino.

Inoltre, alcune opere saranno eseguite sul violino del polacco Jan Stanislaw Hillenbrand che lo utilizzò nella Lagerka pelle di Auschwitz I Stammlager e sul violino del pugliese Cesare Savino utilizzato nel Campo britannico di Huyton. Entrambi gli strumenti – acquisiti dalla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Barletta e sottoposti a lungo ed attento restauro dal liutaio Bruno Di Pilato di Ruvo di Puglia – tornano a suonare dal tempo della Seconda Guerra mondiale (quello di Savino per la prima volta).

Durante il concerto saranno altresì eseguiti brani dalla geniale opera Der Kaiser von Atlantis scritta a Theresienstadt dal compositore Viktor Ullmann e ritoccata sino a poche ore che l’Autore venisse imbarcato sul treno per Birkenau con la moglie e il figlio Max; il canto per baritono e archi Smętna Kolęda scritto da Józef Kropiński di notte nello Abteilung Patologie del Lager di Buchenwald dinanzi a una pila di cadaveri in attesa di essere spellati; l’Elegia per violoncello e pianoforte scritta dall’italiano Arturo Coppola nello Stalag XA Sandbostel in omaggio al suo amico tenente Vincenzo Romeo ucciso da una guardia tedesca.

Nel corso dell’evento saranno inoltre proiettate alcune pellicole e ascoltati alcuni audio dell’epoca, materiali originali provenienti dai Campi di concentramento.

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