Tragedia a Secondigliano: due giovani trovano la morte per il monossido di carbonio

Rocco Michele Renna

Nella tranquilla notte del 15 marzo, una tragica vicenda ha scosso la comunità di Secondigliano, nel cuore del napoletano. Una giovane coppia è stata vittima delle letali emissioni di monossido di carbonio, perdendo la vita nel garage dell’abitazione del ragazzo, dove si erano appartati dopo una festa.

I due giovani, dopo una serata di festeggiamenti, hanno deciso di trascorrere del tempo insieme nell’auto del ragazzo parcheggiata nel garage di casa. Ignari del pericolo che stavano correndo, hanno lasciato il motore acceso per scaldare l’abitacolo. Una scelta innocente, ma fatale.

È stato il padre del giovane 24enne a fare la terribile scoperta, quando si è recato in garage e ha trovato l’auto ancora in moto, con i corpi senza vita del figlio e della fidanzata. Un grido di dolore che ha squarciato il silenzio della notte, richiamando i soccorsi. Purtroppo, però, ogni tentativo di salvarli è stato vano: i due giovani erano già privi di vita.

Il giovane 24enne era figlio unico e orfano di madre, mentre la fidanzata, di origini iraniane, si trovava a Napoli per motivi di studio universitario. Una tragedia che ha lasciato un vuoto incolmabile nelle vite delle famiglie coinvolte e ha scosso profondamente l’intera comunità.

Al momento, i carabinieri stanno conducendo indagini per fare chiarezza su quanto accaduto. La morte di questi due giovani innamorati è un monito per tutti: il monossido di carbonio è un nemico silenzioso e invisibile, ma estremamente letale. La consapevolezza e la prudenza devono guidare le nostre azioni, per evitare che tragedie come questa si ripetano.

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