Presto, salvare la bella signora dall’inquinamento

Debutta, nel primo anniversario della testata, Rita Branca, con un impegnativo articolo sull’inquinamento dell’aria a Bari.

Rita Branca

 

Bari


Mi cogli di sorpresa,

bellissima signora,
vestita di verdi lussureggianti,
in questa grondante calura, 
e m’incanti,

quando lieve,

fai scivolare la rosa stola sulle spalle blu

Nella zona di Pane e Pomodoro, da settimane, è ricomparso sommessamente uno strano odore di fumo, si direbbe  di legna e altro materiale bruciato da qualche parte in città o nella sua periferia,  in diverse ore del giorno e della notte, così fastidioso da riuscire a penetrare le case anche a porte e finestre chiuse e a invaderne gli ambienti. Si tratta di un odore lievemente acre e subdolo se sveglia di colpo dal sonno intorno alle  due o le tre del mattino, provocando mal di testa e di gola, secchezza e screpolatura alle narici, difficoltà di respirazione. Le prime volte non ci si fa troppo caso, pensando a un inspiegabile problema temporaneo, poi col passare dei giorni e il persistere del fenomeno, dopo l’ennesima nottata in bianco per tale causa, sempre più preoccupata per la salute, aver chiesto ai vicini se percepiscono tale odore fastidioso e aver anche pubblicato un appello sondaggio fra gli amici di un social, mi sono posta il problema di come avvisare le autorità, ma quali autorità  dovrebbero essere coinvolte in materia di inquinamento dell’aria?

Non avendo le idee chiare e ricordandomi che in passato mi ero rivolta per lo stesso motivo alla polizia, ho chiamato il 113, dove un gentile operatore mi ha suggerito di rivolgermi ai vigili urbani al n. 080-5491331, cosa che ho fatto, sentendomi rispondere che quanto da me esposto non era di loro competenza e che avrei dovuto rivolgermi all’ARPA. Ovviamente ho chiamato quest’agenzia e l’operatore garbato mi ha detto che avrei dovuto contattare la ASL al n.080-5842442 e inviare una mail all’indirizzo info@arpa.puglia.it, cosa che ho eseguito, ottenendo subito una risposta automatica che mi invitava a entrare nel sito loro  http://cloud.arpa.puglia.it/Odori/segnalazione-eventi-odorigeni per la compilazione di un modulo, non articolato in maniera tale da poter inserire correttamente tutti i dettagli necessari alla comprensione del problema, che si vuole denunciare. Comunque, compilato tale modulo, ho ricevuto un’altra risposta automatica che mi avvisava del ricevimento dello stesso.

Ho chiamato ripetutamente l’ASL, senza riuscire nel mio intento, perché la linea risulta costantemente occupata.

Sul mio post su FB, è intervenuto Angelo Pantaleo, padre di un mio vecchio alunno: 

Facendo parte del comitato cittadino nel Municipio IV sono anni che denunciamo roghi tossici. Abbiamo anche pensato di fare ronde, ma non abbiamo segnali da questa amministrazione così come dalle precedenti. In inverno abbiamo le finestre chiuse e può andar bene, ma in estate spesso ci barrichiamo nel cuore della notte. Con i venti caldi estivi noi ne sentiamo anche il cattivo odore, ma diossina e particelle tossiche raggiungono tranquillamente il mare, transitando e coprendo distanze e aree impressionanti. Basta alzarsi molto presto guardare in alto per trovare “aloni neri” chilometrici. La cittadinanza spesso è distratta e indifferente… “tanto bruciano in campagna!” poi magari scoprono di aver contratto tumori senza fumare…

E anche il poeta Paolo Desantis: “Per la verità è da un parecchio tempo che permane questo problema e non sono valse a nulla le proteste ed anche i servizi televisivi sull’argomento, se non una momentanea presa in giro con interventi fasulli ed inconcludenti, mentre l’inquinamento avanza sempre più e la burocrazia è soltanto un muro di gomma su cui batterci contro!

Sono rimasta perplessa ma sono un’ottimista e penso sia bene trovare,  a tutti i costi, la soluzione. Sindaco Decaro vuole intervenire in aiuto della Bella Signora e di tutti noi?

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