Liberata a Mosca Marina Ovsiannikova

La giornalista, autrice della clamorosa protesta, durante il tg è stata condannata a pagare una multa e rimessa in libertà

Gianvito Pugliese

Da un Tribunale di Mosca finalmente una buona notizia. Anche la Giustizia in Russia in prevalenza è espressione del Cremlino, il caso si Alexey Navalny lo dimostra senza ombra di dubbio.

Ma questa volta è andata diversamente. Se l’è cavata con una multa ed è stata rimessa in libertà da un Tribunale di Mosca Marina Ovsiannikova, la giornalista che ha esposto un cartello contro la guerra alle spalle della speaker durante il tg più ascoltato di Pervy Kanal, la maggiore rete televisiva del Paese. La scritta del cartello  “NO ALLA GUERRA. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, qua vi dicono bugie. Nella parte inferiore del cartello, a guisa di firma. “Russians against war“, ovvero “russi contro la guerra“, scritto in inglese.

la giornalista Marina Ovsyannikova

Potrebbe non essere estranea alla liberazione della giornalista la mossa di Emmanuel Macron che ha fatto sapere, non si sa se direttamente o per via diplomatica, di aver concesso alla coraggiosa giornalista lo status di appartenente al personale diplomatico francese e quindi l’immunità diplomatica.

Francamente dopo il caso Navalny e soprattutto i casi di un’infinità di giornalisti barbaramente trucidati, generalmente nel portone dell’abitazione, quasi a voler firmare il delitto, sistematicamente archiviati per impossibilità di trovare gli autori, la mia fiducia nel sistema giudiziario russo è pari ed uguale a zero.

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