Conoscere Friedrich attraverso le sue opere

Abbiamo appena offerto al lettore un abbozzo piuttosto completo dell’autore. Ora è in momento di affrontare due delle sue opere più famose ed al tempo stesso totalmente diverse.

Annamaria Totagiancaspro

Ammirare un quadro come “Abbazia nel querceto” di Caspar David Friedrich incute sempre un certo rispetto e timore nell’essere umano.

L’opera rappresenta una processione di monaci che trasporta le ceneri di un loro confratello defunto verso l’abbazia, anche se attraverso un primo sguardo gli uomini non si noterebbero neanche.
Immediatamente l’occhio viene attirato dai resti di quell’abbazia che un tempo doveva essere imponente. Ma, nonostante ciò, la natura paziente ha ripreso il controllo del paesaggio.

La natura, però, non è nemica dell’uomo. Al contrario, gli alberi alti e spogli, la terra scura e quella luce solitaria accompagnano la processione. È come se l’intero paesaggio cullasse le ceneri del defunto.

Questo quadro trasmette solitudine in molti e allo stesso tempo è quasi impossibile smettere di ammirarlo.
In effetti, si tratta di una solitudine benefica e allettante. Un momento che ogni uomo dovrebbe prendere per sé al fine di scappare dalla vita troppo frenetica che affligge l’umanità.

“Donna alla finestra” di Friedrich è un’opera un po’diversa dalle solite. Chiunque lo guarda ha la sensazione di essere in un’altra stanza e di osservare la donna attraverso una finestra a sua volta.

La donna è poggiata al davanzale, rilassata e calma, e sembra che il tempo si sia fermato. Nulla è più importante se non quel singolo attimo di pace. Una pace solitaria, come è nelle corde di Friedrich, ma quasi gioiosa e meno triste.
Colui che osserva la scena ha la sensazione che il paesaggio guardato dalla donna sia più importante della donna stessa, protagonista della scena. Purtroppo, non è possibile ammirare la bellezza della natura oltre la figura femminile, di conseguenza bisogna affidarsi alle proprie emozioni.

I sentimenti che suscita quest’opera rappresentano una boccata d’aria intima dalle difficoltà della vita.

Oggi è possibile ammirare entrambi questi quadri presso l’Alte Nationalgalerie di Berlino.

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