Capodanno e San Silvestro: una connessione casuale

L’origine storica del capodanno e la curiosa associazione con san silvestro, da secoli San Silvestro è il 31 dicembre, mentre la data in cui inizia un nuovo anno è cambiata molte volte

Rocco Michele Renna

In questo inizio d’anno, non possiamo fare a meno di condividere una curiosità che, oltre a essere un augurio, vuole stimolare la nostra sete di conoscenza e la voglia di scoprire le meraviglie del passato e le novità del presente. Entriamo, dunque, nella notte di Capodanno, quel momento magico tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, che spesso identifichiamo come la “notte di San Silvestro”. Un’associazione che, a sorpresa, si rivela essere più casuale di quanto si possa immaginare.

San Silvestro, il 33esimo papa della Chiesa cattolica, occupò la sua carica dal 314 al 335 e morì proprio il 31 dicembre. Questo evento lo collega alla celebrazione del Capodanno, ma la connessione tra il santo e l’inizio dell’anno è più frutto del caso che di un legame intrinseco. Per secoli, infatti, la morte di San Silvestro e il passaggio tra un anno e l’altro sono rimasti separati, poiché il Capodanno non è sempre coinciso con la notte di San Silvestro.

Risalendo alle radici romane, la festa di Capodanno era originariamente celebrata il 1° gennaio secondo il calendario giuliano adottato da Giulio Cesare nel 46 a.C. Questa data coincideva con i festeggiamenti dedicati al dio Giano, raffigurato con due volti per simboleggiare la sua capacità di guardare sia al passato che al futuro. Da Giano proviene anche il nome del primo mese dell’anno, gennaio.

Con il passare dei secoli, città e paesi utilizzando il calendario giuliano iniziarono a festeggiare il Capodanno in tempi diversi. Venezia lo celebrava tradizionalmente il 1° marzo, Firenze il 25 marzo, mentre in Spagna si scelse il 25 dicembre. Nel sud Italia, l’anno cominciava il 1° settembre, e in Francia, si festeggiava a Pasqua.

Il calendario giuliano, a causa della sua imprecisione, fu sostituito nel 1582 dal calendario gregoriano, ancora in uso oggi. Tuttavia, neanche questo ha fissato una data univoca per l’inizio dell’anno. Solo nel 1691, Papa Innocenzo XII apportò modifiche stabilendo che l’anno dovesse sempre partire dal 1° gennaio, giorno che è tradizionalmente associato alla circoncisione di Gesù, avvenuta otto giorni dopo la sua nascita secondo la tradizione ebraica (sebbene Gesù, probabilmente, non sia nato effettivamente il 25 dicembre).

In conclusione, mentre la “notte di San Silvestro” potrebbe sembrare strettamente legata al Capodanno, la realtà è che questa connessione è in gran parte casuale. Essa si è formata attraverso una serie di adattamenti storici e cambiamenti nel calendario che hanno modellato le celebrazioni del Capodanno nel corso dei secoli. Pertanto, auguriamoci di iniziare questo nuovo anno con la stessa curiosità che ha plasmato la nostra storia, esplorando il passato e abbracciando le novità che ci attendono nel presente.

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