Sanzioni e verbali a Gravina in Puglia per l’errato conferimento dei rifiuti

La Raccolgo S.r.l., unitamente alla Polizia Locale, comincerà, a far partire dai prossimi giorni, i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti

Rocco Michele Renna

Quattro anni fa gli operatori della Raccolgo S.r.l., società appaltatrice del servizio di igiene, avviarono la raccolta porta a porta del rifiuto prodotto dalle utenze domestiche, su progetto dell’amministrazione Valente.

Calendario utenze domestiche a Gravina

Dopo quattro anni, ecco che gli avvisi di cortesia per errato conferimento si trasformano in multe, finora risparmiate ai cittadini, previ verbali.

La Raccolgo S.r.l. e la Polizia Locale cominceranno, ad avviare a partire dai prossimi giorni, i controlli sul corretto conferimento dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche del territorio comunale, in linea con il progetto dell’amministrazione comunale.

La linea soft, nel tempo, ha permesso che si abbassasse il livello di attenzione degli utenti gravinesi? Se qualcuno si è lasciato andare non è la maggioranza. Purtroppo il problema è a monte. Nonostante l’impegno della stragrande maggioranza dei cittadini, che conferiscono i rifiuti in modo corretto, ancora oggi emergono, purtroppo, frequenti infrazioni alle regole che comportano un aumento dei costi di conferimento. Lo ripetiamo ancora una volta: “Siamo sicuri che sia colpa solo dei cittadini, anche di quelli discilpinati e corretti?”

Intanto, il Sindaco Fedele Lagreca rilascia una dichiarazione in merito: “I comportamenti individuali di ciascuno sono determinanti per concorrere a far crescere le percentuali e la qualità della raccolta differenziata, rafforzando un sistema virtuoso che riguarda il nostro futuro e quello dei nostri figli.

Una buona raccolta differenziata, consente di avviare maggiori quantità di rifiuti a riciclo donandogli nuova vita.

Ciò determina che il rifiuto si trasforma in una risorsa e non è più considerato uno scarto e questo comporta benefici per tutti.

Inizialmente sia per l’ambiente, sia per l’economia, visto che si produrrebbe meno indifferenziato, con conseguenti minori costi di smaltimento in discarica, e maggiori introiti dal materiale che si avvierebbe a riciclo, con conseguente diminuzione del tributo Tari.”

Quattro anni fa, la vecchia amministrazione, ci aveva “affascinato” con l’illusione: “Differenziamo di più per pagare di meno” e invece la Tari è sempre aumentata, adducendo varie scuse e pretesti per giustificarne l’aumento. Voci di corridoio da verificare, dicono che si prepara ancora un nuovo aumento…

Questo è il primo scoglio duro che dovrà affrontare l’amministrazione Lagreca, invece di arginare le proteste per il non corretto modo di conferimento della differenziata, ecco che arriva una nuova tegola sulla testa dei cittadini, non bastava la tassa aggiuntiva che i grandi condomini pagano per apporre i carrellati sulla via? Adesso debbono sobbarcarsi pure la vigilanza dei carrellati stessi?

Durante la notte e fino a quando non vengono svuotati, i carrellati e le pattumelle sono esposti al vandalismo e al conferimento selvaggio di chiunque ritenga opportuno farlo, quindi chiunque può conferire quello che vuole a discapito del cittadino attento e rigoroso.

Nel caso di conferimento non autorizzato, caro Sindaco chi paga il verbale? Prevedo una class action, se non si pone rimedio prevenendo il conferimento selvaggio, quei verbali potrebbero “puzzare” più del rifiuto stesso…

L’unico modo per arginare il conferimento selvaggio nei carrellati e nelle pattumelle, oltre al sacchetto selvaggio per le vie, è la creazione di mini isole ecologiche nei quartieri cittadini. In materia ambientale, la norma prevede una sanzione amministrativa per chi abbandona rifiuti, con sanzioni che vanno da 300 a 3.000 euro, il doppio se si tratta di rifiuti pericolosi (Art. 255 del DLgs 152/06 – Norma in Materia Ambientale, Parte IV, Titolo VI).

Il conferimento da parte del cittadino stesso deve avvenire tramite un badge o simile che serve ad aprire il cassonetto chiuso dall’operatore ecologico addetto allo svuotamento, in modo da poter registrare il conferimento stesso premiando i più virtuosi, come si fa nei paesi più civili.

Mini isola ecologica informatizzata a Torre Canne

La differenziata porta a porta nelle città al di sopra dei 10.000 abitanti è sconsigliata. È un’autentica bomba “batteriologica”, quello che oggi è diventata la nostra cucina a causa della differenziata porta a porta.

Nel silenzio di tutti. La raccolta differenziata ha infatti trasformato la cucina, soprattutto per chi abita in condominio, in una maleodorante discarica con rifiuti di ogni tipo, in contenitori pieni zeppi di batteri, microbi, salmonelle, virus, lieviti e muffe prodotti dalla putrefazione dei cibi e dal degrado di imballi sporchi.

Il fatto è che i sacchetti non vengono mai portati ogni giorno nei carrellati del condominio. I contenitori in cucina rimangono sporchi ed infetti. Raramente vengono lavati, sterilizzati e asciugati (unici rimedi per mantenere un basso livello di microrganismi dannosi).

In questa storia putrida quello che più preoccupa è che bidoni, sacchetti e rifiuti raramente trovano posto fuori dalla cucina. Sono ormai in gran parte sistemati sotto il lavello, all’interno dei mobili componibili dove, grazie al buio, all’umidità e al caldo i microrganismi vivono e si moltiplicano di ora in ora banchettando allegramente.

Normalmente, nelle nostre cucine si rischia di ammalarsi tra intossicazioni, infiammazioni e allergie della pelle, disturbi digestivi, malesseri continui, che si accentuano d’estate con le temperature aumentate più del normale.

Circa il 33% delle malattie di origine alimentare, secondo un rapporto EFSA, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, è provocato direttamente dalle scarsissime condizioni igieniche della preparazione e della conservazione domestiche dei cibi. E da errori colossali commessi da chi, nell’imporre la raccolta differenziata, peraltro necessaria, meritoria, vantaggiosa (per le aziende private), non ha mai dedicato tempo a trovare il modo di tenere fuori dalla cucina almeno la fonte più pericolosa dei problemi, l’umido.

Ecco perché, signor sindaco, la preghiamo, a nome di tutti i cittadini gravinesi, di porre rimedio a questo scempio della differenziata porta a porta e di non attuare lo scellerato progetto di sanzionare i cittadini virtuosi a causa dello sbagliato sistema di raccolta rifiuti nel nostro territorio comunale, creato dalla amministrazione precedente, ma che la sua non ha provveduto a modificare opportunamente. .

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Contatti: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.