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Elena commenta il monologo della Meloni da Porro a Quarta Repubblica.

La redazione

Il post su X dell’amica preziosa, cybernauta Elena @Elena81353537, sempre sulla notizia, con commento secco dell’ “intervista” di Porro alla Meloni, ci pone in un qualche imbarazzo. E’ buona norma, osservata da questa testata, rispettare le altre ed i Colleghi. Ovviamente se rispettano i limiti della decenza. Epperò Elena non ha di certo torto.

Prima di pubblicare abbiamo ascoltato l’intervista. La foto di copertina è, infatti, un frammento del video pubblicato da Fratelli d’Italia di quella “intervista”. Sono due volte che virgolettiamo la parola intervista. Lungi da noi voler dare lezioni al prossimo, ma venendo questa testata, attraverso il suo direttore, dalla migliore scuola di giornalismo, non solo a livello regionale, quella di Michele Campione, sa bene che un intervista, degna di quel nome, è tale se il giornalista con le sue domande mette in difficoltà l’ospite, se lo incalza e costringe a rispondere sulle cose non fatte o fatte male, se ne sottolinea le contraddizioni. Tutto questo non è accaduto. Anzi.

Ci è sembrata una passeggiata elettorale del/della Presidente del Consiglio su uno scendiletto comodo e soffice. Porro sarebbe stato perfetto o quasi se chiamato a fare da speaker ad un comizio (in piazza od in tv poco importa), dichiarato tale, durante una campagna elettorale. Ma da una trasmissione, per quanto allineata e coperta, un classico del regime che fu, ti aspetti legittimamente altro. Francamente è stata di una monotonia da sonnifero per il telespettatore. Per riuscire ad arrivare oltre la metà dovevi essere privo anche di un solo neurone.

Confessiamo di non essercene accorti prima, forse perché c’era sempre un miglior regista a girare le scene ed un miglior sceneggiatore a preparare le battute dei monologhi della Meloni. Questo, un monologo frammezzato dagli assist di Porro è stato. Null’altro. La Meloni, come oratore, ha un pessimo vizio: se ascoltate la registrazione (varie disponibili su YouTube), vi accorgerete che ha l’abitudine di concludere le sue affermazioni con un “noo”? Francamente una volta ci può stare. ma ripetuto ad ogni piè sospinto, com’è accaduto, risulta decisamente sgradevole ed indice di totale insicurezza in merito alle proprie affermazioni, tanto da cercare l’assenso (scontato) dell’interlocutore.

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