Gli scrittori italiani più letti nel mondo

CURIOSITA’, questo è l’anno di Dante, ma quali sono, in effetti gli scrittori italiani, e le loro opere, più letti al mondo? La statistica internazionale potrebbe lasciarvi basiti, veramente inaspettata!

Maria Catalano Fiore

Dobbiamo proprio svelarlo……. senza preavviso? Dante, macché, troppo intellettuale e complicato, Manzoni, ma no troppo sempliciotto per un pubblico internazionale, chi altri? Autori più moderni? Si però.

Gli autori italiani più tradotti all’estero sono: Carlo Collodi, Giovanni Guareschi ed Umberto Eco.

“Don Camillo” al primo posto se si considera la saga intera, ripubblicata spesso non ufficialmente.

La domanda di quale poteva essere l’autore o il libro italiano più letto se la ponevano in molti, docenti e non, poi un paio di anni fa Sergio Malavasi, un libraio antiquario milanese per eccellenza ha provato a risolvere la questione con l’aiuto di una giovane ricercatrice Noemi Veneziani. Noemi per mesi ha scandagliato la rete, gli archivi, e le Fondazioni degli scrittori, sino a stilare una classifica e trovare una risposta

Eccola: Pinocchio il più letto ed amato, si è proprio quel burattino, nato dalla fantasia del toscano Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini (Firenze 1826-1890), Una storia interessante la sua di giornalista e scrittore di epoca risorgimentale, scrittore prolifico, ma conosciuto ai più solo per il suo Pinocchio.

Numero totale di lingue in cui è stato tradotto 260, dall’armeno al taiwanese, dal catalano al basco all’esperanto più una, che in realtà è un dialetto: il milanese. E con quest’ultimo 261. Non si riesce a quantizzare più le copie vendute essendo scaduti nel 1940 i diritti d’autore.

Ma come si è arrivati a questi risultati e a comporre una classifica finale?

La prima selezione l’ha fatta lo stesso Malavasi. Attraverso Word-Cat-Org., un sito che raccoglie i dati dalle biblioteche nazionali di tutto il mondo e che dà l’opportunità di scegliere per titolo e per autore tra le 31 lingue più diffuse sul pianeta, ha individuato gli autori italiani più presenti come numero di edizioni.

Addio quasi definitivo ai Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Macchiavelli, Tasso, Foscolo, Leopardi Manzoni. Il risultato, ovviamente è molto più popolare.

Il risultato che è emerso è questo: il “Pinocchio di Carlo Collodi, subito dopo il primo romanzo della serie di “Don Camillo” di Giovannino Guareschi e sul terzo gradino del podio “Il nome della Rosa” di Umberto Eco (romanzo di cui si contano per ora 51 versioni).

Scorrendo l’elenco si fanno scoperte sorprendenti come “Le mie Prigioni” di Silvio Pellico conta 31 traduzioni, anche in turco….

l’irriverente e caustico Giovannino Guareschi

Il primato sarebbe, quindi, di Pinocchio, ma come fa notare Guido Conti nella biografia di Guareschi (uscita nel 2008) è difficile quantificare le edizioni di Don Camillo in lingue particolari (si pensi ai mille dialetti africani o asiatici) eseguite puntualmente da missionari in giro per il mondo su permesso e a titolo gratuito dello steso Giovannino.

Se il libro più tradotto, persino in Islanda è “Pinocchio” contando tutta la saga dei racconti Guareschi batte tutti.

Il lavoro certosino operato da Noemi Veneziani mete in luce molte informazioni e stravaganze.

Pinocchio della Disney 1940

Poi resta il nodo da sciogliere delle “Pinocchiate”, ossia versioni alternative della storia rispetto al testo originale. Amplificata dalle trasposizioni cinematografiche tipo quello del celebre cartoon della Disney del 1940.

Una foto storica che ritrae Fernandel, Gino Cervi e Guareschi al ritiro di un premio.

Altrettanto però per Don Camillo le cui pellicole vanno in onda a rotazione su tutti i canali televisivi ed è sempre intramontabile grazie anche alle impareggiabili interpretazioni di Gino Cervi e Fernandel.

Don Camillo e l’on. Peppone

Ma non solo: negli Stati Uniti dove il libro è uscito nel 1950, pubblicato dalla casa editrice Pellegrini & Cudaby (moglie americana e marito piacentino) il successo fu enorme grazie anche ai vari “Club del libro” specializzati nella vendita per corrispondenza, le vendite toccarono, in una sola settimana le 250.000 copie, poi il resto….

Durante la Guerra Fredda, nella versione statunitense, la versione di Don Camillo fu ulteriormente santificata, a discapito di Peppone ….comunista. Il libro, vietato a Mosca ebbe tantissime traduzioni clandestine, Guareschi, anticomunista incallito diventò simbolo ecumenico, come si evince dalla sua biografia. Guareschi (1908-1968) è stato un prolifico scrittore, giornalista, umorista e caricaturista. Studi classici, laurea in giurisprudenza a Parma, tra mille vicende, amico di Cesare Zavattini dal ginnasio, direttore, all’epoca della Rizzoli, lo fa entrare nel, “Bertoldo”. Da li la sua carriera di ribelle irriverente, combattente particolare nel secondo conflitto mondiale, viene arrestato sia dai fascisti che dai tedeschi ecc… Nel 1948 esce il suo primo “Don Camillo e Peppone” primo atto di una serie ventennale.

Per aver insultato l’on. Palmiro Togliatti sul “Candido”, dove ha anche scritto, ha passato seri guai, ma tanto poi, in un comizio a La Spezia lo ha apostrofato direttamente come “L’uomo più cretino del mondo”. Guareschi non abbassò la sua penna contro nessuno, gli è costato varie condanne per vilipendio e/o diffamazione. Vari processi e reclusioni hanno minato la sua salute, nel 1961 un infarto, poi altro sino a che nel 1968, a soli 60 anni è andato via.

Umberto Eco

Per quanto riguarda “Il nome della rosa”, la fenomenologia editoriale è nota: da Bestseller a long seller, autore Umberto Eco (1932-2016) un eminente scrittore, filosofo, bibliofilo, saggista medioevale e tanto altro.

Scrittore di saggi e romanzi di successo, nel 1971 è tra gli ispiratori del corso del DAMS all’Università di Bologna. Nel corso degli anni 80 incrementa facoltà universitarie in diverse zone italiane. Ottimo docente e rettore dell’Università di Urbino dove ho avuto il piacere di seguire sue lezioni tra il 1984 ed 85 e di averlo come supervisore nella mia tesi di Specialistica post laurea. Nel 1988 fonda il Dipartimento di Comunicazione dell’università di San Marino. Titoli in crescendo sino al 2010 quando diventa socio dell’ Accademia dei Lincei.

Parallelamente dirige la casa editrice Bompiani, lavora per la Rai e tiene conferenze per il mondo, comincia anche a scrivere Romanzi: nel i980 pubblica “Il nome della Rosa” senza dubbio la sua opera più famosa. Grande successo di critica e pubblico. Vincitore del “Premio Strega”.

Un film thriller di Jean-Jacques Arnaud nel 1986,, edizione in una cinquantina di paesi (il primo paese a tradurlo fu la Polonia nello stesso 1980, titolo: “Jmie ròzy” versioni in vietnamita . Film con in copertina i volti di Connery e Christian Slater, alla fine oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia, con tanto di miniserie Tv Rai nel 2019 con John Turturro e Rupert Everet.

Ma indubbiamente il carisma di Sean Connery è una delle chiavi del successo al botteghino. Se prima o dopo, si legge il libro si comprende appieno tale successo programmato tra Storia, intrighi, religione e triller con un pizzico di esoterismo. Un libro che si legge d’un fiato ed un film che si può rivedere cento volte senza arrendersi.

Umberto Eco, altri suoi romanzi di successo e premiati

Lo stesso Umberto Eco raccontava ridendo di aver intravisto una misteriosa edizione pirata in arabo del suo libro al Cairo. Si intitolava “Sesso in Convento” o qualcosa del genere.

Ecco i libri e gli scrittori italiani più letti al mondo, e secondo me per i lettori contemporanei non ci poteva essere scelta migliore.

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