Sul caso Pozzolo Renzi, durissimo, attacca Nordio

Renzi al Question time al Senato con Nordio, parla di reticenza omertosa

La redazione

La vicenda Pozzolo, la cui pistola ha sparato ad un veglione di capodanno della sindaca sorella del sottosegretario Delmastro, finisce in parlamento per un Question time al Senato col ministro Nordio.

Renzi conclude : “E’ chiaro che qualcuno sta mentendo agli italiani.”

Ma andiamo per gradi, sempre il senatore toscano: “A un certo punto arriva un deputato FdI che tira fuori la pistola… il sottosegretario (ndr. Delmastro) non c’è, è uscito, da solo, a 400 metri di distanza, e tutti gli agenti della polizia penitenziaria della scorta restano nel locale e a sparare non si capisce chi sia stato, è chiaro che qualcuno sta mentendo agli italiani, ma lei è in grado di stabilire cosa è successo?  Quella pistola poteva uccidere in una sala piena di bambini, evidentemente abbiamo due concetti diversi di dignità. … la vicenda non sta in piedi. … Peraltro in un comune di 75 abitanti, parcheggia a 400 metri di  distanza perché evidentemente le macchine vicino le  parcheggiano quelli delle scorte, e il capo della scorta che fa? A lui  lo manda a parcheggiare a 400 metri da solo…”. Oramai ironia a gogò, una sorta di invito a nozze per il leader di Italia Viva.

Pietosa e contraddittoria la risposta di Nordio che si arrampica sugli specchi e non osa proferire parola sui fatti che coinvolgono un parlamentare di Fratelli d’Italia: “Non posso che inchinarmi al segreto istruttorio: ci sono delle indagini in corso, sarebbe improprio, forse addirittura delittuoso, se rivelassi qui cose, ammesso che le sapessi e che in verità non so, il segreto istruttorio in questo caso è stato per fortuna doverosamente tutelato. … Se domani dovessero emergere da parte della magistratura ricostruzioni adeguate e obiettive sarei il primo a riferirle qui. Ora ci inchiniamo all’autonomia e alla tanto decantata indipendenza della magistratura“. Più dignitoso sarebbe stato dire: “Non posso e non voglio rispondere, nè va della mia poltrona“.

Renzi non si lascia sfuggire l’occasione e nella controreplica: “Io ritengo, e lo dico agli amici della maggioranza, che questa vicenda denoti una incultura istituzionale, un utilizzo proprietario della polizia penitenziaria e una reticenza omertosa. La notte di Capodanno avete toccato il fondo”.

Ricordiamo che è stato ferito da quella pistola il figlio di un appartenente alla polizia penitenziaria che fa parte della scorta di Delmastro.

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