Consegna 36mila euro in cambio di un lavoro al nipote

Operazione delle Fiamme Gialle di Palermo. Denunciati per truffa e riciclaggio una donna di Marineo, indagati anche i parenti per riciclaggio

Rocco Michele Renna

Nelle ultime giornate, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Palermo ha portato avanti un’operazione che ha portato alla denuncia di una donna di Marineo (PA) e di tre suoi familiari. L’accusa riguarda una serie di reati, tra cui truffa, auto riciclaggio e riciclaggio, connessi a una vicenda che coinvolge un’anziana signora residente nello stesso paese. L’intera indagine è stata avviata in seguito a una denuncia presentata dalla pensionata, la quale avrebbe consegnato circa 36.000 euro alla principale indagata. Come possiamo vedere dal Video del GDF:

L’accusa sostiene che, tra settembre 2021 e luglio 2022, la donna indagata avrebbe convinto l’anziana signora a consegnare il denaro promettendo di aiutare il giovane nipote disoccupato a trovare lavoro attraverso un progetto imprenditoriale che, in realtà, non esisteva. La donna indagata si sarebbe recata più volte a casa dell’anziana per ritirare il denaro, assicurandosi di farlo quando la vittima fosse da sola per evitare sospetti da parte dei familiari. Inoltre, per conferire una parvenza di legalità alle transazioni, avrebbe rilasciato buoni di consegna delle somme di denaro.

Le indagini delle Fiamme Gialle sono state basate sulla documentazione fornita dalla vittima e su accertamenti bancari effettuati sui conti correnti della donna indagata. Questi accertamenti hanno permesso di ricostruire il flusso di denaro e il successivo reimpiego illecito di parte del provento. La donna indagata, priva di fonti di reddito legittimo, avrebbe depositato circa € 14.072,00 sui propri conti correnti e carta di credito, poi trasferendo il denaro su strumenti finanziari utilizzati per pagamenti e trasferimenti a terzi.

La Guardia di Finanza ha sottolineato che l’operazione si inquadra nella lotta contro l’illegalità economico-finanziaria e il recupero dei beni acquisiti in modo illecito. Questo sforzo mira a tutelare soprattutto i cittadini vulnerabili. È importante notare che il provvedimento di denuncia è stato emesso sulla base delle prove raccolte durante l’indagine preliminare, quindi è sottinteso che la presunzione di innocenza persiste fino a un verdetto definitivo.

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