Si tinge di giallo la scomparsa del peschereccio

Il peschereccio Nuova Iside della marineria di Terrasini, scomparso con tre uomini a bordo a largo di Ustica potrebbe essere stato speronato.

La Redazione

I corpi di due dei tre componenti l’equipaggio del peschereccio Nuova Iside salpato dal porto di Terrasini sono stati recuperati, come anticipato ieri. Proseguono senza sosta le ricerche del terzo pescatore da parte della Guardia costiera, con mezzi navali ed aerei

Il marinaio disperso è Vito Lo Iacono di ventisette anni, figlio del capitano dell’imbarcazione Matteo di 53 anni, i cui resti sono stati avvistati dai marittimi del traghetto Antonello Da Messina in servizio tra Palermo a Ustica. Il primo corpo recuperato è stato quello del trentaquattrenne Giuseppe Lo Iacono, nipote del Capitano.

La famiglia del comandante ha chiesto l’autopsia del suo corpo per accertare le cause della morte. I collegamenti si sono, infatti, improvvisamente interrotti la notte di lunedì scorso alle 24,10 circa, quando il forte vento di scirocco non si era ancora alzato, e nelle comunicazioni di poco precedenti non era stata manifestata alcuna preoccupazione per le condizioni del mare. La famiglia sospetta che la Nuova Iside possa essere stata speronata da un mercantile. Il mare antistante Ustica è un percorso abituale per navi da trasposto. Non è esclusa la collisione con altra imbarcazione da pesca.

Ora la Guardia costiera è concentrata nel recupero del terzo pescatore o dei suoi resti. Le speranze di trovarlo vivo più passa il tempo, più si affievoliscono. Poi. certamente si cercherà il relitto e si accerteranno le cause del naufragio.