La titolare e 5 maestre di un asilo nido nel milanese indagate per maltrattamenti

Orrore in un asilo nido di Vanzago in provincia di Milano: bambini schiaffeggiati, strattonati e derisi ma alcuni genitori le difendono

Rocco Michele Renna

In un asilo nido di Vanzago in provincia di Milano i bambini venivano continuamente maltrattati e derisi dalle maestre che invece, gli avrebbero dovuto accudire. Le indagini sono iniziate in seguito alle segnalazioni di alcune stagiste. Strattoni, schiaffi, urla ed espressioni scurrili erano all’ordine del giorno. I bambini venivano spesso sbattuti per terra per costringerli a stare seduti, e persino bersagliati con piccoli oggetti per vederli cadere e quindi deriderli.

“Vi faccio vedere io quello che fanno in questo asilo: guardate sono foto di bambini che giocano sereni, che fanno tante attività e stanno bene. Ogni giorno le maestre ci mandano decine di foto, noi abbiamo le prove. Altro che maltrattamenti”. Martina Cocchetti è la mamma di un bambino che frequenta l’asilo nido privato di Vanzago, finito nel mirino delle indagini dei carabinieri di Legnano per presunti reiterati maltrattamenti nei confronti dei bambini.

La mamma e rappresentante di sezione, è furiosa, difende la scuola, la direttrice e le sue collaboratrici, eppure gli episodi raccontati delle studentesse dell’istituto professionale Olivetti di Rho che facevano lo stage sono gravi.

Le indagini dei carabinieri, con intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno ricostruito condotte “contrarie allo spirito educativo e formativo”: bambini derisi, umiliati, strattonati, in più occasioni anche davanti alle studentesse che stavano svolgendo il tirocinio finalizzato proprio all’apprendimento della professione educativa all’interno di un nido.

Secondo le indagini, a causa del sovrannumero all’interno della struttura, alcuni piccoli venivano messi a dormire nei bagni o su materassi in un salone, completamente avvolti nelle coperte fin sopra alla testa e se in preda al pianto, venivano ignorati o chiusi in una stanza finché non smettevano.

 Per la pappa veniva utilizzato lo stesso cucchiaio per tutti i bambini come anche il bicchiere, era uno solo per tutti anche se c’era qualche bambino malato. Inoltre, spesso i piccoli venivano lasciati sporchi per tutta la giornata e puliti solo prima dell’arrivo dei genitori. In un episodio una bambina di 5 mesi è stata lasciata senza cibo per tutta la giornata solo perché non aveva voluto mangiare alle 11.30, orario stabilito dalle maestre e ancora una bambina chiusa nel bagno è stata trovata sporca con il vomito addosso.

Come risultato delle indagini La titolare dell’asilo e 5 maestre sarebbero state ritenute responsabili, nella loro qualità di educatrici, di reiterati maltrattamenti nei confronti di 17 bambini da uno a cinque anni, ospiti dell’asilo nido.

 Le sei donne, di età compresa tra i 26 ed i 43 anni, sono state sottoposte a misure cautelari dal Tribunale di Milano e sottoposte a misura dell’obbligo quotidiano di presentarsi alla polizia e il divieto di esercizio della professione.

Ma qualcuno obietta, fa notare un papà: “Si può sbirciare dentro secondo voi? Avrebbero maltrattato i nostri bambini sapendo di essere viste?”. Al numero di telefono della direttrice scritto su una vetrina risponde il marito della stessa, che in malo modo, respinge qualunque chiamata. Poi si presenta davanti all’asilo nido, conferma la volontà di non entrare nel merito delle indagini e delle accuse con un laconico: “Sarà la magistratura a fare chiarezza, adesso non parliamo”.

E noi speriamo che si faccia luce su questa vicenda, “i bambini non si toccano” diremmo tutti a gran voce ma è pur vero che dichiarare il falso sulle educatrici sarebbe altrettanto aberrante. Ci auguriamo che gli inquirenti facciano luce su questa orribile vicenda e i colpevoli paghino, chiunque essi siano.

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