Una parola chiara della scienza su Omicron

Meno grave perché colpisce la gola e non i polmoni

La redazione

Omicron aveva e sta creando un enorme allarme e diverse psicosi nelle popolazioni dove la pandemia è abbastanza diffusa, Il fatto che preoccupava era la sua maggiore contagiosità rispetto a Delta, se ugualmente pericolosa, sembrava di no, ma occorrevano conferme per dare una qualche certezza.

E le conferme i vengono da uno studio di scienziati in Belgio, che peraltro è confermato da un’analoga ricerca negli Stati Uniti ed altre simili.

Sono sei gli studi, citati dal Guardian, quattro dei quali pubblicati alla vigilia di Natale, secondo i quali Omicron colpisce più la gola che i polmoni e questo spiegherebbe, a detta degli scienziati perché questa variante del Covid è più contagiosa ma meno mortale rispetto agli altri ceppi del virus. Omicron in definitiva non danneggia i polmoni come Delta e altre precedenti varianti.

“In sostanza, Omicron sembra essere più in grado di infettare il tratto respiratorio superiore, le cellule della gola. Quindi si moltiplicherebbe più facilmente in quelle cellule più che in quelle del polmone. “Sono risultati preliminari ma convergenti” lo afferma Deenan Pillay, professore di virologia presso l’University College di Londra.

Tutti gli studi convergono sul fatto che un virus che produce più cellule nella gola è più trasmissibile rispetto ad uno che attacca il tessuto polmonare, più pericoloso ma meno trasmissibile.

Nei pazienti, inoltre, sarebbe stata rilevata una carica virale molto inferiore. Troppo presto per cantar vittoria, ma se così fosse sarebbe il primo segnale che il virus starebbe perdendo forza e pericolosità.

Dita incrociate.

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