Steadfast Defender 2024: la Nato si prepara per una guerra imminente

Esplosioni di tensione e preparativi bellici: analisi dell’esercitazione più massiccia dalla guerra fredda

Rocco Michele Renna

La Nato ha ufficialmente varcato una nuova soglia di allerta con l’avvio dell’esercitazione Steadfast Defender 2024, un evento che si preannuncia come la più imponente dimostrazione di forza dell’Alleanza Atlantica dai tempi della Guerra Fredda. Il generale Christopher Cavoli, Comandante supremo alleato per l’Europa, ha dichiarato che l’esercitazione coinvolgerà novantamila soldati provenienti dagli alleati e dalla Svezia, sottolineando la necessità di dimostrare la capacità di difendere l’area transatlantica in risposta a una minaccia militare.

Questa esercitazione, che coinvolgerà oltre quarantamila truppe, tra le 500 e le 700 missioni di combattimento aereo e più di 50 navi, mira a simulare una risposta rapida in caso di aggressione da parte della Russia. L’aspetto intrigante è la scelta del termine “Occasus” per designare la coalizione nemica, un linguaggio che evoca connotazioni di tramonto, declino e rovina, come a rappresentare un’entità fittizia che incarna la Federazione Russa.

Preparativi bellici in Europa. L’esercitazione si svolgerà su vasti territori, tra cui Germania, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia, coinvolgendo 32 Paesi, inclusa la Svezia. Tuttavia, ciò avviene in un contesto in cui l’Alleanza Atlantica si trova ad affrontare sfide interne, come l’attuale processo di ratifica dell’ingresso della Svezia.

Le dichiarazioni del Presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer, sottolineano la necessità di far capire alle opinioni pubbliche dei paesi membri che la pace non può più essere data per scontata nei prossimi anni. Il ministro della Difesa britannico, Grant Shapps, avverte che il mondo è in una fase “prebellica” e che un grande conflitto potrebbe scoppiare entro cinque anni.

La Polonia risponde intensificando la produzione bellica: fabbriche come Nitro-Chem di Bydgoszcz aumentano la produzione di esplosivi, Lo stabilimento Lucznik di Radom avvia la produzione di 100.000 fucili all’anno e l’impianto di Huta Stalowa Wola è incaricato di raddoppiare le forniture di cannoni e veicoli corazzati.

In un mondo sempre più instabile, le tensioni si accumulano e la Nato sembra prepararsi a fronteggiare sfide di una portata senza precedenti. Resta da vedere se questa imponente esercitazione servirà a dissuadere potenziali minacce o se rappresenterà solo un preludio a eventi più gravi che potrebbero scuotere gli equilibri geopolitici globali.

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