La presunzione di colpa: un errore che nessuna guardia dovrebbe commettere

Riflessioni ironiche su una barzelletta che dovrebbe insegnare una lezione importante

Rocco Michele Renna

Nella vita, ci sono errori che nessuno dovrebbe commettere, soprattutto se si indossano uniformi e si esercita autorità. La presunzione di colpa è uno di quegli errori, un errore che può portare a situazioni ridicole, come quella raccontata nella barzelletta che segue.

Una signora è in vacanza al lago con il marito, appassionato di pesca notturna, un mattino la signora decide di prendere la barca del marito e fare un giro nel lago portandosi un buon libro. Si ferma nel centro del lago e si mette a leggere. Dopo qualche ora si avvicina una guardia forestale e le dice: “Signora le devo fare una multa perché in questo punto la pesca è vietata” sorpresa la signora risponde: “perché? io sto solo leggendo non sto pescando” e la guardia: “si signora ma vede, con lei ha tutta l’attrezzatura necessaria, per quello che ne so potrebbe iniziare a pescare da un momento all’altro“… A questo punto la signora risponde: “mi multi pure agente, ma se lo fa io dovrò denunciarla per molestie sessuali“. La guardia sbigottita risponde: “ma io non la sto importunando!” e la signora: “si ma vede, con lei ha tutta l’attrezzatura necessaria, per quello che so potrebbe iniziare a molestarmi da un momento all’altro“. Mai disturbare una donna che legge…se legge sa anche pensare!”

Questa storia potrebbe far sorridere, ma riflette una verità scomoda: la tendenza a presumere la colpa anziché applicare sempre il beneficio del dubbio. La guardia forestale in questione ha dimostrato di raggiungere un livello impressionante di presunzione di colpa, basando la sua multa su ipotesi, piuttosto che su fatti concreti ed accertati.

La presunzione di colpa non solo è ingiusta, ma può anche avere conseguenze serie. Può erodere la fiducia nel sistema giudiziario, minare i diritti individuali e alimentare sentimenti di ingiustizia e frustrazione. In un contesto più ampio, può anche perpetuare stereotipi dannosi e discriminazione. Un mio ex istruttore di un vecchio corso di guardia zoofila, ripeteva sempre a tutti: “La supposizione di colpa, se non è corroborata da prove concrete, diventa una supposta per chi la suppone

La lezione da imparare da questa barzelletta è chiara: mai dare per scontato qualcosa senza prove concrete. Mai presumere la colpa prima di comprendere la situazione nella sua interezza. La guardia forestale avrebbe potuto evitare una situazione imbarazzante e mantenere l’autorità sua e del corpo delle guardie forestali intatta, solo che avesse adottato un approccio più cauto e riflessivo.

Quindi, cari lettori, ricordate questa barzelletta la prossima volta che vi trovate a giudicare qualcuno senza prove concrete. La presunzione di colpa può essere una strada scivolosa, e l’ironia potrebbe essere solo il modo più gentile per ricordarcelo.

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